MIGLIONICO.
“Pochi infermieri, anziani e con turni massacranti”. E’ il
titolo dell’articolo di Piero Miolla (La Gazzetta Del
Mezzogiorno del 20 luglio 2016) che mette in luce il problema
della carenza del numero degli infermieri in servizio negli
ospedali della nostra regione. In “Basilicata sono scoperti 600
posti, quasi tutti nell’area del Potentino”. Per la precisione,
negli ospedali della provincia di Potenza mancano 570
infermieri; invece, nella provincia di Matera sarebbero una
cinquantina i posti vacanti. Si tratta “di dati non ufficiali,
calcolati secondo alcuni modelli sindacali ma che, in buona
sostanza, confermano come questi “angeli del malato” anche dalle
nostre parti sembrano essere merce rara”. La carenza del numero
degli infermieri sarebbe dovuta ad una norma “imbuto” contenuta
nelle ultime leggi finanziarie che impedisce alla Regione di
assumere e regolarizzare il comparto. Insomma, “per non sforare
la spesa sanitaria, gli ammalati possono anche pazientare e
arrangiarsi, magari grazie agli straordinari (tra l’altro
costosi) cui sono spesso costretti gli infermieri in servizio”.
In Italia sarebbero necessari “altri 47 mila infermieri per
raggiungere un livello accettabile di sicurezza. Il 38% ha 50
anni e più. In media, un infermiere segue 12 pazienti. In
Basilicata, invece, il rapporto è di 1 a 9. Un dato, in verità,
incoraggiante”. Secondo studi internazionali, “se i pazienti per
infermiere scendono da 10 a 6, la mortalità si riduce del 20%”.
Giacomo Amati |