MIGLIONICO.
“Al mio padrino Mimì Daddiego”. E’ il titolo della commovente
poesia che la poetessa miglionichese
Nunzia Dimarsico, “figlioccia” (nel senso religioso) di Mimì
Daddiego, dedica al suo padrino di Battesimo. A beneficio dei
lettori, giova sottolineare che i due poeti miglionichesi, per
tanti anni, avevano come “smarrito” il loro legame parentale:
erano diventati quasi degli “sconosciuti”. Poi, il “miracolo”:
la comune passione per la poesia li ha avvicinati. E si sono
riscoperti. Su “Miglionicoweb”. Leggendo e ammirando i
rispettivi componimenti poetici. Da qui il senso di questa
bellissima poesia che ha il suono dell’amore. E’ un’esplosione
di gioia! Un concentrato di ammirazione che Dimarsico esprime
alla persona che, battezzandola cinquant’anni fa, ne ereditò il
compito di assisterla e sostenerla, ovviamente, a fianco dei
suoi genitori. E’ un componimento poetico dolcissimo, quasi
“romantico”. Nei 28 versi della lirica è particolarmente
suggestivo quel “Ti ritrovo”, ripetuto ben sei volte. Ne
sottolinea l’affetto ritrovato. Un sentimento prorompente che
rende felice la poetessa. Un delicato stato d’animo che lei non
può più nascondere. Nella poesia, quindi, c’è tutta l’emozione
di un “silenzio” che non è più tale. Finalmente è diventato una
“voce”. Una voce d’amore. Giacomo Amati
Al mio padrino Mimì Daddiego
Ti ritrovo
nella nostalgia del tempo
e con la parola immutata
nelle radici vissute.
Ti ritrovo
in una voce composta
e in un richiamo cresciuto
sui sentieri…
dei pensieri fioriti nelle albe assolate.
Ti ritrovo
lungo il cammino della vita
e nei silenzi smarriti.
Ti ritrovo
in un sogno comune
e dentro una vena ricolma
di una parlantina animosa…
… ed è come se il tempo
si fosse avvolto a ritroso
fino al giorno di un battesimo.
Ti ritrovo e ti canto
con un verso diverso dal tuo
per dirti di non tacere
anche quando il destino
ti vuole assorto nella ragione sovrana.
Ti ritrovo
e mi fermo…
in un ricordo rinato
all’ombra della tua parola possente!
Nunzia Dimarsico
14 luglio 2016 |
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