MIGLIONICO.
“L’amore è una potenza, non un sentimento. Si impadronisce dei
cuori, ma non nasce dal cuore. Solo l’amore disinteressato dà
gioia”. Sono alcune dei concetti essenziali espressi sul tema
dell’amore da Alain de Botton (46 anni, filosofo e scrittore
svizzero) in due suoi libri, “Esercizi d’amore” e“Il corso
dell’amore”. Secondo de Botton “è difficile definire chi detiene
il potere nella coppia. Di certo la mascolinità è molto più
fragile di quello che impone la società e questo si rivela
principalmente nella coppia. Solo in amore possiamo esplorare la
nostra complessità mostrandoci per quello che siano, molto più
di quanto faremmo con colleghi e amici”. Poi, il filosofo
svizzero sostiene che le crisi, che spesso si verificano
all’interno di una coppia, sono causate dal fatto che “non
sappiamo dialogare né tanto meno spiegare noi stessi in un modo
che non faccia arrabbiare il partner, perché siamo pigri, ma
anche perché non capiamo noi stessi innanzitutto”. Quindi, lo
scrittore osserva: “Per secoli, le ragioni che hanno guidato la
scelta del partner sono state pratiche e razionali: la
possibilità di un’ascesa economica o sociale, ad esempio. Solo
negli ultimi decenni hanno preso il sopravvento l’istinto e i
sentimenti”. E ancora: “Saltelliamo da una relazione all’altra
alla ricerca della persona giusta. Bisogna rassegnarsi, la
persona giusta non esiste. Ogni persona è sbagliata e sarà
parecchio difficile vivere con lei. L’istinto ci porta a
desiderare altre persone, ma la paura di restare soli ci tiene
legati alla monogamia. Il rischio della fedeltà è la noia”. E,
allora? “Bisogna scegliere la sofferenza più adatta a noi-
precisa lo scrittore – e imparare a gestirla”. Ma, quali sono
gli altri consigli del filosofo svizzero? Ebbene, de Botton ne
indica due. Il primo: “Bisogna recuperare la visione cristiana
dell’amore. Se accetti davvero l’amore, puoi amare chiunque. Il
vero obiettivo della coppia è quello di trovare continuamente
nel partner cose da amare”. Il secondo: “Bisogna essere
tolleranti. Come si fa con i bambini. Con loro siamo capaci di
grande generosità; siamo disposti a perdonare qualsiasi cosa,
sempre alla ricerca di una giustificazione. Invece, quando si
tratta di adulti, tutta la nostra tolleranza svanisce”.
Giacomo Amati
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