MIGLIONICO.
Protagonista di primissimo piano del mondo letterario e poetico
miglionichese, la poetessa Nunzia Dimarsico (51 anni), con la
silloge (raccolta) di dieci poesie, intitolata “L’elogio del
silenzio”, s’è classificata al secondo posto nell’ambito del
premio letterario internazionale “G. Leopardi”, a cura
dell’associazione culturale “Scuola E. Kant”, diretta dalla
giornalista Maria Conte. La cerimonia di premiazione s’è svolta
nei giorni scorsi ad Aversa (Caserta), nell’aula magna
dell’Università degli studi della facoltà di Ingegneria. Nella
circostanza, alla talentuosa poetessa miglionichese è stato
assegnato anche un attestato culturale quale riconoscimento alla
carriera per i suoi meriti conseguiti nel campo della poesia. A
tal proposito, giova sottolineare che Dimarsico scrive poesie
sin dall’età dell’adolescenza. E finora ne ha scritte oltre
mille, collezionando molteplici premi letterari in numerosi
concorsi artistici, anche a carattere nazionale, cui ha
partecipato. Nella fattispecie, a decretare il successo della
silloge, “L’elogio del silenzio”, è stata una giuria composta da
giornalisti e letterati. La raccolta comprende le seguenti
liriche: “Alda Merini”, “Una Forma fedele”, “Un Angelo che
scruta”, “abbandonarsi”, “Un nuovo viaggio”, “Smuovere il
silenzio”, “Abitare in uno spazio”, “Ti sento vicina”, “Superare
un istante”, “Amabile è la vita”. La raccolta è un dolcissimo
inno alla vita, sazia il cuore del lettore e gli fa assaporare
il gusto della vita. In particolare, nei versi della silloge la
poetessa affronta i temi profondi dell’amore, dell’amicizia e
del valore della vita. Sono poesie ricche di tenerezza, di
“suoni” e di “colori”: sono quelli dei sentimenti che, con
delicatezza, entrano nell’animo del lettore e lo nutrono, come
può fare il fiore quando nutre l’ape. Sono versi di una donna
raffinata, capace di “leggere” nella sua vita interiore e di
“raccontarla” ai suoi lettori. Sono versi che invitano ad amare
gli altri, a comprenderli ed aiutarli nel momento del bisogno.
Che esprimono ammirazione per la grande poetessa milanese Alda
Merini (1931-2009), che “dà luce al canto poetico… al dono che
hai avuto come bellezza di una vita”. Che fanno diventare poesia
il silenzio, quel bisogno di riflessione che c’è in ciascuna
persona e che aiuta a creare un’atmosfera di pace e di serenità.
Sono versi che portano i lettori a scoprire il senso della vita,
la gioia e la magia di viverla. Quella stessa bellezza che, in
realtà, è dentro di lei, nella sua sensibilità, nell’anima della
poetessa. E che fa battere forte il cuore del lettore.
Giacomo Amati |