Giacomo Amati

GIACOMO AMATI

26.06.2016

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MIGLIONICO - Associazione culturale "La Fucina"
Brexit: quali le conseguenze per l'Europa e l'Italia?

MIGLIONICO. Dopo la questione “Brexit” (uscita) della Gran Bretagna (Inghilterra, Gallese, Scozia e Irlanda del Nord) dall’UE (Unione Europea), sancita dal referendum di giovedì scorso, 23 giugno, nei prossimi mesi, si arriverà ufficialmente all’epilogo del “divorzio”, per la verità, non consensuale, tra le parti in causa: Unione Europea e Gran Bretagna. Dopo 43 anni, quindi, la Gran Bretagna ha lasciato l’UE, ponendo la parola fine ad una “storia d’amore” che, per la verità, non è mai stata degna di nota. Della questione s’è parlato nell’incontro-dibattito: “Quali conseguenze, per l’Italia e per l’Europa, produrrà l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea?”, promosso dalla locale associazione culturale “La Fucina”. Sul tema si sono confrontati il prof. Domenico Lascaro, il giornalista del “Quotidiano” Antonio Centonze e il vigile urbano in pensione Giovanni Finamore. I tre interlocutori, dopo aver sottolineato il rischio “dell’effetto domino” che, come un pericolo mortale, incombe sull’Europa dopo la dichiarazione di divorzio sottoscritta dagli elettori britannici, hanno osservato come, al momento, non ci siano “ricette” pronte all’uso, al fine di prefigurare delle ipotesi volte a rafforzare il legame tra gli Stati membri dell’UE. Il prof. Lascaro ha auspicato un piano che “rafforzi la sicurezza e che dia risposte concrete alle questioni economiche ed a quella dell’immigrazione”. Da parte sua, Giovanni Finamore ha espresso l’esigenza di potenziare e migliorare i controlli alle frontiere per evitare che nei Paesi dell’Europa, si verifichi l’infiltrazione dei terroristi. “L’Europa sta viaggiando verso l’ignoto – ha puntualizzato Centonze – in essa stanno prevalendo le logiche nazionalistiche, protezionistiche che tendono all’isolamento delle nazioni più forti sotto il profilo economico”. Quindi, ha fatto ricorso ad una metafora, quella della famiglia, i cui componenti, nel momento del bisogno, posti davanti a un problema, invece di unirsi, tendono a fuggire. La conseguenza non può che essere la disgregazione del nucleo familiare in quanto tale. Qualcosa del genere, purtroppo, sta accadendo adesso in Europa. Soluzioni: Lascaro ne ha prefigurate due. La prima: “Bisogna ritornare – ha precisato il professore –agli ideali di cooperazione e dei beni sovranazionali che, tanti anni fa, furono indicati dai padri fondatori dell’Unione Europea”. La seconda: “Servono misure che diano risposte concrete sui temi del lavoro, della sicurezza e della solidarietà sociale. Serve un’Europa che sia portatrice di valori. Serve un’Europa decisa a recupere quell’anima sovranazionale che ha perso per strada”. Giacomo Amati

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