Giacomo Amati

GIACOMO AMATI

24.06.2016

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MIGLIONICO  - Aumento della Tari
Riesplode la guerra tra il sindaco e il gruppo del M5S

MIGLIONICO. Riesplode la “guerra” tra il sindaco Angelo Buono (Pd) e il gruppo consiliare di minoranza del M5S. Dopo alcune settimane di “tregua”, nei giorni scorsi, s’è acceso un nuovo “conflitto”: l’ha scatenato l’aumento del 16% della “Tari” (tassa sui rifiuti urbani) deliberato in Consiglio comunale col solo voto favorevole del gruppo di maggioranza (centrosinistra) e, ovviamente, con quello contrario dei tre consiglieri comunali “grillini”. Sull’argomento, il sindaco Buono ha ritenuto opportuno spiegare alla cittadinanza miglionichese la ragione essenziale dell’aumento del tributo comunale: “La chiusura delle discariche di Pomarico e di Pisticci – ha precisato il primo cittadino in un comunicato – ha costretto parecchi Comuni del Materano e quindi anche il nostro a conferire i rifiuti nell’impianto di “Fenice” a Melfi, il che inevitabilmente ha determinato un aggravio dei costi del trasporto”. Poi, Buono ha sottolineato come l’attuale normativa sulla gestione della “Tari” non “consente di utilizzare fondi del bilancio comunale per la copertura del piano finanziario dei rifiuti, motivo per cui la copertura dei costi della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti deve essere al 100% a carico dell’utenza”. Sull’argomento è diverso, invece, il parere del gruppo di minoranza del M5S che prefigura una soluzione inedita del problema e, nella fattispecie, precisa: “Con i 60 mila euro di soldi che stiamo spendendo in più rispetto al 2015, per il conferimento in discarica, avremmo potuto risolvere, in brevissimo tempo, lo smaltimento dei rifiuti organici (il cosiddetto umido) che rappresenta circa il 35% dei rifiuti delle famiglie e che tutt’ora va a finire in discarica. Con quella cifra, infatti, avremmo potuto acquistare una compostiera meccanica comunale, come avviene già in molti comuni italiani. Oppure, avremmo potuto avviare un impianto di lombricompostaggio comunale per la produzione di humus (terriccio fertilizzante) come avviene già da tempo in due regioni (Lombardia e Calabria). Quindi, con un piccolo investimento iniziale si sarebbe potuto ridurre del 30% il costo del conferimentoin discarica dei rifiuti. Sarebbe bastata solo una visione politica diversa da quella adottata finora”. Poi, la stoccata finale: “Non sarà forse il caso di ammettere il fallimento politico di questa Amministrazione comunale”? Giacomo Amati

Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375