MIGLIONICO.
“No ai matrimoni facili, mondani, riparatori, cioè di quando lei
è incinta e si fa tutto in fretta. Chi si sposa deve essere
consapevole di un impegno che è per tutta la vita. Meglio un
buon matrimonio dopo una convivenza che un matrimonio
improvvisato. Tanti matrimoni sono nulli per mancanza di
consapevolezza”. Riflessioni forti. Espresse da Papa Francesco,
nei giorni scorsi, aprendo il convegno annuale della diocesi di
Roma (fonte Corriere della Sera, 19 giugno 2016). Poi, il Santo
Padre ha fatto degli apprezzamenti alle convivenze che, a suo
parere, “possono, a volte, essere migliori dei matrimoni
affrettati”. Quindi, il Pontefice ha precisato che, spesso, ci
si sposa per “fatto sociale”, pensando alle bomboniere, al
pranzo nunziale, al vestito della sposa. Per non dire dei
matrimoni con la sposa incinta, cioè “di fretta”, di quando è
già in arrivo il bambino. In tanti casi, si tratta di matrimoni
“non liberi”, ma solo “riparatori”. Di conseguenza, una
convivenza in attesa di una decisione davvero libera “è
preferibile a un rapido matrimonio d’immagine”. Poi, Papa
Francesco ha concluso: “Ho visto tanta fedeltà nelle convivenze:
hanno la grazia del matrimonio, proprio per la fedeltà che
hanno”.
Giacomo Amati |