MIGLIONICO.
Da troppo tempo il politologo miglionichese Domenico Lascaro se
ne sta, stranamente, in silenzio. Ma, adesso, non può più
tacere: è giunto il momento di farci sapere cosa pensa
dell’esito delle elezioni amministrative che, domenica scorsa,
si sono svolte in parecchi Comuni italiani. Matteo Renzi,
segretario nazionale del Pd e presidente del Consiglio dei
ministri, ha riconosciuto la vittoria del M5S che ha conquistato
ben 19 ballottaggi sui 20 in cui correva. Il Pd, invece,ha perso
la metà dei Comuni che amministrava, tra cui, Roma e Torino. Le
lacrime trattenute a stento dall’ex sindaco di Torino P. Fassino
che, forse, in cuor suo, si sentiva vincitore e si è ritrovato
sconfitto, sono, verosimilmente, lo specchio di una classe
dirigente costretta a lasciare il palcoscenico politico a “nuovi
attori”, come Virginia Raggi e Chiara Appendino, rispettivamente
prime cittadine di Roma e Torino. Da qui, tre domande per il
politologo Lascaro. La prima: è stato un voto di protesta o di
cambiamento? La seconda: quali possono essere state le ragioni
della sconfitta subita dal Pd? La terza: cosa ne pensa della
nomina a portavoce regionale del nuovo movimento politico, “SI”
(Sinistra Italiana) da parte dell’ex sindaco di Miglionico ed ex
consigliere regionale Giuseppe Dalessandro?
Giacomo Amati |