MIGLIONICO.
Ecco i matrimoni “a tavolino”. Sono quelli “combinati”. Si
creano su richiesta. Ma non hanno niente a che vedere col
“matrimonio forzato” o coatto, col quale, le persone coinvolte
vengono fatte sposare contro la loro volontà. Non va prefigurato
neppure alcun riferimento al problema sociale rappresentato
dalle “unioni tra minorenni” che costituiscono una violazione
dei diritti dell’adolescenza. Cosa bisogna intendere, allora,
per “matrimoni combinati”? Ebbene, si tratta di quelle unioni
che vengono create grazie all’utilizzo del computer.
Quest’ultimo, analizzando certe affinità ed interessi in comune
delle persone, fa nascere la “coppia ideale”. In altre parole,
alcuni esperti, studiando le inclinazioni emotive e psicologiche
di una donna e di un uomo, arrivano a delineare le potenziali
somiglianze tra due persone. Da qui l’eventuale “feeling”,
basato per lo più sugli interessi in comune. Ad Anversa, in
Belgio, funziona una vera e propria agenzia che ha creato un
“club matrimoniale”. Ma per iscriversi serve un contributo
economico di 15 mila euro all’anno. Per trovare “l’anima
gemella”, inoltre, bisogna sottoporsi a “severi” test
psicologici. “Tutto avviene davanti alla tastiera: il computer
mescola “dati scientifici ed elementi psicologici”. In questo
modo vengono create 300 coppie ogni settimana. Il “club
garantisce otto incontri all’anno. In genere, quello giusto
arriva dopo il sesto”. (Fonte Corriere della Sera, 11 giugno
2016). Giacomo Amati |