Giacomo Amati

GIACOMO AMATI

20.06.2016

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MIGLIONICO
Il ruggito della mamma tigre

 

MIGLIONICO. Dalla mamma “tigre” al papà “tigre”. Tutti i genitori vogliono il meglio per i propri figli. Il problema è come ottenerlo. Quale metodo seguire? Bisogna usare la disciplina o far leva sulla pedagogia “figliocentrica”e permissiva? Ebbene, in un libro scritto da un’autrice cinese, Chua, intitolato “Il ruggito della mamma tigre”, si afferma la necessità di dire basta allo stereotipo tutto italiano della “mamma chioccia”. Il modo miglioreper motivare i figli, portarli al successo ed all’affermazione di sé sarebbe riconducibile al modello della “mamma tigre”. Nel saggio si precisa che il “modo migliore per proteggere i figli non è quello di rassicurarli sempre, assecondarne le predisposizioni, evitando loro le difficoltà per non intaccare l’autostima, ma consiste nel promuovere i valori dell’abnegazione, della necessità di puntare sempre all’obiettivo più alto per arrivare alla sicurezza personale”. In pratica, bisognerebbe far leva sulla disciplina, sulla severità e sul rispetto delle regole. In altre parole, tale teoria si fonda sul presupposto che il bambino “sia dotato di una forza mentale innata. E così gli elementi di fragilità non possono essere presi in considerazione”. L’ossessione per l’autostima precluderebbe ogni critica, col risultato di far crescere una “generazione narcisista”. L’idea di Chua è che i genitori occidentali si “preoccupano molto dell’autostima dei loro figli. Ma come genitore, una delle cose peggiori che si possono fare per l’autostima del proprio figlio è di farlo arrendere davanti a un ostacolo”. Da che parte sta la verità? “In medio statvirtus” (la virtù sta nel mezzo). Spesso, è preferibile affidarsi al buon senso, evitando qualsiasi tipo di esagerazione. Giacomo Amati.

Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375