Giacomo Amati

GIACOMO AMATI

20.05.2016

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MIGLIONICO - L’ideale di vita è quello incarnato dal “parroco scalzo”, capace di “camminare con il cuore e il passo dei poveri ed è ricco dalla loro frequentazione”
Per Papa Francesco il modello di vita è quello di San Francesco

MIGLIONICO. Cos’è che dà “sapore”, cioè un significato alto alla vita dell’uomo? Per Papa Francesco, il modello di vita virtuoso da testimoniare non può che richiamare quello espresso da San Francesco: uno stile di vita improntato all’umiltà, alla semplicità ed alla povertà. In una società che cambia rapidamente, per il parroco, in modo particolare, sarebbe opportuno affermare una dimensione di vita che “non deve cercare nulla che vada oltre il reale bisogno”. E’stato questo il messaggio saliente rivolto dal Santo Padre alla Cei (Conferenza episcopale italiana) che, nei giorni scorsi, s’è svolta in Vaticano. Ma il richiamo più radicale (fonte La Gazzetta Del Mezzogiorno) non è stato quello rivolto alla povertà personale, bensì a quella della Chiesa nella gestione dei suoi beni economici. In pratica, per il Pontefice l’ideale di vita è quello incarnato dal “parroco scalzo”, capace di “camminare con il cuore e il passo dei poveri ed è ricco dalla loro frequentazione”. Da qui l’auspicio a “crescere nella povertà, cioè a testimoniare un modello di vita sobrio, all’insegna dell’umiltà”. Ciò che serve è una testimonianza di vita coerente: “Se un credente – ha osservato Papa Francesco – parla della povertà o dei senzatetto e conduce una vita da faraone, questo non si può fare”. “Per capire le parole del Pontefice – ha sottolineato padre Raniero Cantalamessa, (81 anni, padre cappuccino e predicatore della Casa Pontificia) bisogna tenere presente l’insegnamento di San Francesco che fece della sua vita il modello dell’umiltà e della povertà”. Giacomo Amati

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