MIGLIONICO.
Svolta nella modalità di distribuzione della posta. Da alcuni
giorni, nella comunità, è operativo un nuovo meccanismo di
consegna e di ritiro della comunicazione postale: si svolge su
base bisettimanale (lunedì, mercoledì e venerdì nella prima
settimana; martedì e giovedì nella settimana successiva). Quali
sono le ragioni che sottendono il provvedimento? “Tale nuova
modalità di recapito trova fondamento – si legge in un avviso ai
cittadini, firmato Poste italiane Spa – nell’attuale quadro
regolatorio del settore postale e si inserisce nel processo di
revisione del servizio postale universale, volto a rendere
sostenibile la fornitura del servizio in un contesto di mercato
caratterizzato da un trend decrescente dei volumi postali e dal
cambiamento delle esigenze e dei bisogni della clientela in
termini di utilizzo dei prodotti postali”. In realtà, si tratta
di una vera e propria “riduzione del servizio di distribuzione
della posta”, precisa il sindaco Angelo Buono, unitamente ai
colleghi Francesco Mancini di Pomarico e Francesco De Giacomo di
Grottole, pure loro alle prese con lo stesso problema
all’interno delle loro comunità. In particolare, in una lettera
inviata al presidente delle Poste italiane Spa, Luisa Todini e
al Ministero dello Sviluppo Economico, i sindaci Buono, Mancini
e De Giacomo “lamentano il fatto che i tre Comuni non siano
stati coinvolti in questa decisione adottata da Poste italiane e
chiedono il ripristino di un livello ottimale del servizio di
distribuzione postale”. Inoltre, nella missiva si osserva come
le piccole comunità, “già penalizzate su moltissimi servizi
ritenuti normali in altre realtà urbane più popolose, non
possano essere depauperate anche rispetto al servizio di
distribuzione postale e chiedono un incontro di chiarimento”.
Infine, nella lettera si sottolinea come quello postale sia un
servizio essenziale e, “se lo è per le grandi città, lo è anche
per gli abitanti dei piccoli Comuni. I nostri cittadini hanno
diritto di usufruire degli stessi servizi essenziali, come tutti
gli altri cittadini italiani”. Poi, l’affondo finale: “A questa
visione del futuro al ribasso ci opponiamo con decisione e con
la stessa decisione chiediamo spiegazioni a Poste italiane e il
ripristino di un servizio ottimale di distribuzione postale per
le nostre comunità”. Coerentemente con il principio di
uguaglianza. Giacomo Amati |