MIGLIONICO.
Cos’è il “M5S” (Movimento 5 Stelle)? E’un movimento politico che
vuole affermare i metodi della “democrazia diretta”, in
contrapposizione a quella della “democrazia rappresentativa”,
con una forte componente “antipartitica”. La spiegazione ce l’ha
data l’avv. Antonio Digioia, capo gruppo “grillino” in seno al
Consiglio comunale di Miglionico, nel corso
dell’incontro-dibattito, a cura della locale associazione
culturale, “La Fucina”, che s’è svolto sabato sera (7 maggio)
nella sede del circolo, in via Madonna delle Grazie. Al
seminario, sul tema “Origini e obiettivi del Movimento… creato
dalle rovine dei partiti tradizionali”, hanno partecipato, tra
gli altri, il prof. Domenico Lascaro, l’ex vigile urbano
Giovanni Finamore, l’ex segretario cittadino della Democrazia
Cristiana, Mario Salerno e Mimmo Finamore, esponente di spicco
del movimento “penta stellato” di Miglionico. “Le 5 stelle
richiamate nel nome del nostro movimento – ha spiegato Digioia –
rappresentano cinque tematiche: sono quelle dell’acqua,
dell’ambiente, dei trasporti, dello sviluppo e dell’energia. Il
gruppo si riconosce nella locuzione movimento politico ed è
stato fondato a Milano sette anni fa (2009) dal leader Beppe
Grillo e da Gian Roberto Casaleggio, recentemente scomparso”. In
pratica, il M5S si presenta come organizzazione politica né di
sinistra e né di destra. Tra le sue linee guida, spicca quella
di impedire le candidature in Parlamento e negli altri enti
istituzionali (Comune, Regione) di condannati penali o di chi
avesse già espletato due legislature. Uno degli elementi cardini
dell’ideologia del M5S è costituito dalla promozione della
partecipazione politica diretta dei cittadini attraverso la
promozione dei referendum e tramite le tecnologie informatiche.
Nel corso del dibattito, che è stato aggiornato ad altra data da
stabilire, il prof. Lascaro ha posto all’attenzione del relatore
Digioia numerosi quesiti sui temi della politica estera,
economica, della scuola e dell’emigrazione. Quindi, ha auspicato
un’apertura del M5S sugli argomenti di fondo che caratterizzano
la politica italiana, precisando che certe questioni complesse,
come quella dell’immigrazione, “richiedono un atteggiamento di
maggiore collaborazione tra le forze politiche, nella
consapevolezza che solo perseguendo il bene comune sia possibile
trovare una soluzione soddisfacente di fronte ai temi della
sicurezza del Paese, dell’immigrazione e della risoluzione del
problema della disoccupazione”. Una riflessione, questa, che è
stata ampiamente condivisa sia da Giovanni Finamore che da Mario
Salerno. Giacomo Amati |