MIGLIONICO.
Con la conclusione dell’anno scolastico in corso, cioè, a
partire dal prossimo primo settembre, andranno in pensione 72
insegnanti tra quelli in servizio nelle scuole statali di ogni
ordine e grado del Materano. In particolare, sulla base dei dati
che sono stati resi noti dall’Ufficio scolastico provinciale (ex
Provveditorato agli studi) di Matera, cesseranno il loro
servizio per dimissioni volontarie o per raggiunti limiti d’età,
16 maestre della scuola dell’infanzia; 20 insegnanti della
scuola primaria (ex elementare); 11 docenti della secondaria di
primo grado (ex media) e 25 professori della secondaria di
secondo grado (ex superiori). I 72 posti che saranno vacanti per
effetto dei pensionamenti potrebbero costituire un’opportunità
di lavoro per gli aspiranti docenti non di ruolo che, proprio in
questi giorni, si stanno preparando per sostenere la prima
prova, quella scritta, del nuovo concorso statale che dovrebbe
concludersi entro il prossimo mese di giugno. Le relative
assunzioni a tempo indeterminato avverranno nel corso del
triennio 2016/2018. Intanto, i neo pensionati, come “TRF”
(Trattamento di fine rapporto, meglio conosciuto col termine di
buonuscita), potranno riscuotere la somma spettante in un’unica
soluzione, a condizione, però, che la cifra da riscuotere non
sia superiore a un importo complessivo lordo di 90 mila euro;
altrimenti, bisognerà incassarla in due o tre rate. Per quanto
concerne il rateo mensile della pensione, va precisato che la
sua entità dipende dall’importo dei contributi versati dal
dipendente a partire dalla data d’inizio dell’attività
lavorativa. Mediamente, dopo aver maturato quaranta anni di
contribuzione, il dipendente può contare su di un importo
mensile netto di 1750 euro. Giacomo Amati |