Giacomo Amati

GIACOMO AMATI

7.04.2016

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MIGLIONICO - Francesco Matera
La campagna è la sua vita

MIGLIONICO. Il fascino e i valori della cultura agreste incarnati nel lavoro di un giovane agricoltore miglionichese, Francesco Matera (40 anni, festeggiati lo scorso 20 febbraio). Per lui la campagna è come la seconda pelle. E’ la sua vita. Contadino sin dall’adolescenza. Prima, per necessità; poi, per passione. Francesco, dopo aver conseguito la licenza di scuola media, comincia a lavorare nell’azienda agricola di famiglia: il padre Giovanni gli affida subito le cure di un piccolo gregge di pecore e capre; poi, lo manda ad arare i campi, a seminare il grano, a raccogliere le olive, a trebbiare il frumento. Francesco ci sa fare: fa tutto bene, impara velocemente e diventa subito una risorsa di spicco per la sua famiglia. Fa tutto a meraviglia: sente la responsabilità del dovere. Vorrebbe divertirsi e giocare come fanno tanti suoi coetanei. Ma non può. E’ costretto a fare cose più grandi di lui. Francesco comincia a conoscere la fatica. Forse, arriva anche ad odiare quel lavoro che gli nega la dimensione ludica dell’ infanzia e lo costringe a vivere “prigioniero” all’aria aperta; segregato in campagna, giorno e notte. Ove, però, impara a svolgere una molteplicità di lavori, duri e impegnativi. Cresce nel fisico e diventa forte nella volontà e nell’anima. Si fa da solo: la sua vita agreste è un continuo tirocinio. La sua giornata tipo è dedita al lavoro, ai tanti lavori: sveglia alle prime luci dell’alba, veloce colazione a base di pane, salumi e uova: poi, si cimenta nel lavoro; breve pausa per il pranzo e poi, ancora lavoro, ad oltranza, fino a sera. Oggi, Francesco denota una molteplicità di abilità; chi lo vede all’opera, ne apprezza la professionalità e le sue numerose competenze: è diventato un maestro nella potatura delle piante e negli innesti delle gemme arboree; è un fenomeno nel tagliare la legna; è una potenza nella raccolta delle olive; ara e semina i campi con mirabile destrezza. Ma è nel rapporto con le piante che riesce a dare il meglio di sé: le tratta come se fossero delle persone extraumane, quasi avessero una coscienza, un’anima. In fondo, lui stesso è come un albero, una quercia: accogliente, preziosa, forte. Dona tutto ciò che può. Non era nessuno, è diventato un numero uno. Il tratto principale del suo carattere è la pazienza; il suo punto di forza è l’intelligenza; tra le sue qualità, spiccano la forza fisica, quella morale e la capacità di resistenza. Il suo dono di natura è la volontà. E il suo motto? Non fare agli altri ciò che non vorresti che venisse fatto a te. E’ forte nelle braccia e nel pensiero. Rappresenta il modello del contadino, scarpone grosso e cervello fino. La sua forte personalità gliela leggi in volto, tra il sudore della fronte. Giacomo Amati

Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375