MIGLIONICO.
Tante vicende toccanti e sentimenti virtuosi nel nuovo libro di
Davide Giampietro, “Il Madonnaro” (Vita e miracoli
di Pasquale Precario), ed. “Kimerik”, Patti (ME). Al centro del
romanzo del talentuoso scrittore materano, dirigente scolastico
in pensione, già autore di pregevoli libri di narrativa per
l’infanzia, c’è il racconto della vita di Pasquale Precario, un
“nome che non sarebbe potuto essere più appropriato: la
precarietà, infatti, gli era del tutto congeniale, tanto da
seguirlo e inseguirlo, da sempre, e dappertutto”. Il romanzo,
che è strutturato in 27 capitoli, per complessive 136 pagine, si
legge d’un fiato in virtù della sapiente narrazione dell’autore.
Giampietro racconta le vicende di una vita da “sfigato” del
protagonista Pasquale che, ben presto, però, si trasforma in
quella serena ed appagante del “Madonnaro dei miracoli”, vale a
dire di un “artista di strada”, per dirla con Antonio
Giampietro (fratello dell’autore), altra figura di spicco nel
panorama letterario del Materano. Il protagonista del libro, che
è impreziosito da alcune suggestive illustrazioni di Rosa
Lamberta, è un “precario di nome e di fatto”. Poi, la
metamorfosi: Pasquale scopre il suo estro artistico e si
riscatta. Si sposta da un paese all’altro e, utilizzando dei
semplici gessetti colorati, disegna, per terra, sul pavimento
delle piazze, delle stupende immagini sacre, tra cui, spicca
quella della “Madonna del Sorriso”, che gli appare in sogno. A
Lei l’artista si sente profondamente legato da un forte
sentimento di devozione: sa di essere stato salvato dalla
“Madonna del Sorriso”, grazie a un miracolo. Pasquale guarisce
da una terribile malattia. C’è una delicata e diffusa “atmosfera
manzoniana che pervade il libro”, scrive Giuseppe Pocchiari
nella prefazione. E sempre Pocchiari precisa: “In ogni risvolto
apparentemente banale oppure ovvio della storia, si nasconde la
mano materna e misericordiosa della Provvidenza”. In altre
parole, questo bel romanzo di Giampietro “è il trionfo della
fede – sottolinea Pocchiari - un valore che, in un momento
storico di profondo smarrimento morale, di fronte al quale anche
l’essere umano più forte e roccioso vacilla, offre una valida e
confortante risposta, risolvendo anche molte domande di senso
che, specie le giovani leve, pressantemente, pongono al mondo
degli adulti”. Gli altri temi, caratterizzati dall’attualità,
mirabilmente evidenziati nel romanzo, sono rappresentati dalla
mancanza del lavoro, dalla crisi economica, dalla
discriminazione dell’universo femminile che caratterizza
soprattutto la vita sociale di alcuni Paesi orientali. Un posto
di rilievo nel romanzo occupa l’arte, vista come “terapia, ma
soprattutto – sottolinea Pocchiari – come avvicinamento alla
Bellezza che induce le anime nobili a vivere sentimenti di amore
e di rispetto reciproco. E poi una carrellata di altri
personaggi apparentemente di contorno, ma fondamentali, ciascuno
per la propria carica umana, nello sviluppo di una storia
profondamente moderna ed attuale”. In definitiva, la forza del
romanzo sta, in modo particolare, nell’evidenziare il valore
dell’amore come capacità di prendersi cura del prossimo. Ecco
perchè il “Madonnaro” diffonde una luce soave: è quella della
speranza, della misericordia. E’ quella del bene che trionfa sul
male. Giacomo Amati |