MIGLIONICO.
Possiamo difenderci? Cosa può fare l’Europa per contrastare le
terribili azioni terroristiche che, in quest’ultimo periodo,
causano morte e distruzione in Europa? E quali possono essere le
cause che spingono i terroristi islamici a compiere i loro
crudeli attacchi contro persone indifese e innocenti? E ancora:
cosa si può fare in concreto per prevenire il fenomeno del
terrorismo? Sono queste, alcune delle domande più spontanee e
ricorrenti, che un pò tutti ci poniamo dopo che ieri mattina (22
marzo) nella metropolitana e nell’aeroporto di Bruxelles, in
Belgio, sono state fatte esplodere tre bombe che hanno causato
morte e distruzione, ma anche angoscia ed incredulità in tutto
il mondo. A causare l’esplosione delle bombe sono stati tre
terroristi, cosiddetti “kamikaze” che avevano l’esplosivo
addosso e, dopo averne azionato l’innesco, presumibilmente con
un telecomando, sono stati i primi a morire. In nome di quale
causa? Cosa vogliono ottenere? Obiettivamente, si tratta di
domane cui è difficile dare delle risposte razionali. Eppure,
qualcosa bisogna fare. L’Europa unita non può stare a guardare,
dando l’impressione di essere impotente di fronte a quelle che
sono delle vere e proprie azioni di guerra. E’ chiamata a dare
una risposta unitaria. Il Santo Padre, Papa Francesco, nel
condannare la “violenza cieca, causa di tanta sofferenza,
implora Dio per il dono della pace”. Giacomo Amati |