Giacomo Amati

GIACOMO AMATI

20.03.2016

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MIGLIONICO - Gite scolastiche
Insegnanti, caricati di troppe responsabilità che non gli competono

MIGLIONICO. C’è preoccupazione tra i docenti in servizio nelle scuole statali di ogni ordine e grado del Materano. Una circolare del “Miur” (Ministero della Pubblica istruzione dell’Università e Ricerca), emanata lo scorso 3 febbraio, impone agli insegnanti accompagnatori, durante i viaggi di istruzione (gite scolastiche), una serie di controlli da effettuare sia sui mezzi di trasporto e sia sugli autisti degli stessi. In particolare, “ai professori – si legge nella nota ministeriale – si chiede di controllare lo stato degli autobus utilizzati durante i viaggi e le condizioni del conducente, compilando poi un modello prestampato”. In altri termini, nel corso del viaggio, gli insegnanti accompagnatori degli alunni sono chiamati a prestare attenzione ad alcuni adempimenti: prima di tutto, al fatto che l’autista di un autobus “non può assumere sostanze stupefacenti (droghe) né tanto meno bevande alcoliche, neanche in modica quantità”. Inoltre, durante la guida del pullman, il conducente “non può far uso di apparecchi telefonici o usare cuffie sonore, salvo apparecchi a viva voce o dotati di auricolare” Già queste disposizioni hanno causato un certo allarme tra gli insegnati che, per di più, dovrebbero stare attenti anche alla condizione d’idoneità del veicolo. Per la precisione, allo stato di “usura dei pneumatici, all’efficienza dei dispositivi visivi di illuminazione, fino all’utilizzo delle cinture di sicurezza”. Da qui le prime vibranti proteste da parte dei docenti che, successivamente, hanno indotto il “Miur” a chiarire che “non è compito del personale docente o del dirigente scolastico l’accertamento di tale idoneità”. Ma il “vademecum” elaborato dalla Polizia stradale invita gli insegnanti a “segnalare alla Polizia eventuali comportamenti considerati a rischio dei quali dovessero avere una testimonianza diretta. Ne discende che servirebbe una nuova circolare ministeriale, in sostituzione di quella precedente, al fine di evitare qualsiasi equivoco, restituendo la dovuta serenità ai cinquemila docenti in servizio nella scuola statale di Basilicata. Quest’ultimi si sentono caricati di troppe responsabilità che non gli competono e che rischiano anche di distrarli da compiti più importanti (quelli prettamente educativi, culturali e di vigilanza) da svolgere durante i viaggi di istruzione, a beneficio dei loro alunni. Giacomo Amati

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