MIGLIONICO.
Omaggio alle donne. Secondo un’inchiesta sociologica svolta
negli U. S. A. (Stati Uniti d’America) sembra che le donne
abbiano una “marcia in più” rispetto agli uomini: sono più brave
a scuola, più intelligenti, più volenterose, più responsabili,
più sensibili e dotate di maggiore spirito di sacrificio. Non a
caso, del resto, la parola donna deriva dal latino “domina” che
vuol dire padrona. Ne discende, allora, che le donne sono
padrone sia in casa sia in famiglia che negli ambienti di
lavoro? Sia chiaro: padrone, ma con spirito di servizio, capaci
di prendersi cura degli altri. Denotano una forza che sembrano
avere solo loro. Ne discende che il bello delle donne non
andrebbe ricercato nel fascino della loro femminilità, ma nella
tendenza a “comandare”. Il desiderio segreto delle donne,
allora, sta nel “comando”? Le prove? Ce ne sono tante: tra di
esse, spiccano quelle rappresentate dal successo di Hillary
Clinton, che è in corsa per diventare la prima presidentessa
nella storia degli Stati Uniti d’America, ovvero, la donna più
potente del mondo. E che dire di Angela Merkel?, che da alcuni
anni, ormai, guida la Germania. In altre parole, l’orgoglio
femminile e le molteplici competenze delle donne monopolizzano i
vari settori della società d’oggi. Le donne sono protagoniste di
primo piano nel mondo letterario, delle scienze, del cinema, del
teatro, della musica, per non parlare di quello delle canzoni,
della moda e delle arti in genere. Cos’è, allora, la donna? Per
dirla con la scrittrice francese Simone de Beauvoir (per tanti
anni, compagna di Jean Paul Sartre): “Non si nasce donna:lo si
diventa”. E c’è chi ha detto pure che: “Essere donna è
terribilmente difficile. La difficoltà sta soprattutto nell’aver
a che fare con gli uomini”. Insomma, le donne piacciono sempre
di più. “Ci piacciono perché sono meravigliose – diceva Achille
Campanile – o ci sembrano meravigliose perché ci piacciono”?
Giacomo Amati |