MIGLIONICO.
C’è un’eclissi della figura dell’intellettuale nella comunità
miglionichese? L’interrogativo nasce dalla scarsa propensione
che i cittadini manifestano nei confronti della partecipazione
ai convegni culturali. In realtà, la correlazione tra i due dati
non sembra essere del tutto coerente. Immaginiamo, tuttavia, che
lo sia. In tal caso, quali potrebbero essere le cause della
scarsa partecipazione, da parte dei cittadini, alla vita
culturale che si svolge in paese? Ebbene, in via del tutto
ipotetica, proviamo ad elencarne quattro. La prima: è diffusa la
convinzione dell’ inutilità dei dibattiti: durante i convegni –
si sente dire - si parla tanto, ma poi, i problemi comunque non
vengono risolti. La seconda: oggi, le persone sono alle prese
con tanti problemi quotidiani. Pertanto, occuparsi di questioni
teoriche significa solo perdere del tempo prezioso. La terza:
siamo già “bombardati” da tanti dibattiti televisivi – si
afferma – superfluo partecipare a quelli locali che, oltretutto,
potrebbero avere una valenza culturale inferiore rispetto ai
primi. La quarta: manca, forse, la “materia prima”, cioè la
figura dell’intellettuale, capace di produrre dei pensieri e con
la passione di esprimere le proprie idee in pubblico?
Quest’ultimo interrogativo che, in verità, ha la valenza del
paradosso, ne fa scaturire un altro: chi è l’intellettuale?
Ebbene, nell’accezione positiva del termine, bisogna pensare a
colui che è fornito di un buon patrimonio culturale ed è capace
non solo di produrre e trasmettere delle idee, ma anche di
svolgere un’azione influente all’interno di un contesto sociale.
Nella connotazione negativa, invece, il concetto è riferito a
chi dà importanza a cose lontane dalla realtà, tanto da non
sapersi calare nei problemi concreti della società d’oggi. Resta
irrisolta la domanda iniziale: perché le “coscienze critiche” e
gli “spiriti liberi” presenti in paese danno la sensazione di
volersene stare in disparte e in silenzio? E’ verosimile che la
ragione che sottende la scarsa partecipazione alla vita
culturale cittadina sia riconducibile a più fattori. Ma sarebbe
del tutto arbitrario attribuirne una connotazione negativa,
nella consapevolezza del carattere di complessità che
contraddistingue la realtà odierna. Giacomo Amati |