MIGLIONICO.
La scena politica all’interno della comunità miglionichese, da
un paio di anni, ormai, è dominata da due forze politiche: sono
quelle del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle. La prima,
che ha nel Pd il maggiore partito di riferimento, è
autorevolmente guidata dal sindaco Angelo Buono; la seconda,
invece, fa riferimento alla leadership di Antonio Digioia. E le
forze politiche di destra che fine hanno fatto? Esistono ancora?
Ebbene, l’assenza di una lista di candidati di centrodestra
all’ultima competizione elettorale amministrativa, quella di due
anni fa, fa supporre che sia in atto un irrimediabile declino,
nel quadro politico cittadino, delle idee liberiste e
conservatrici della politica di destra. Tuttavia, riesce
difficile immaginare che l’elettorato di destra, a Miglionico,
sia improvvisamente sparito di scena, come se si fosse dissolto
nel nulla. E’ verosimile, invece, che stia rinserrato nei suoi
ranghi, come se, per ora, volesse stare alla finestra, in attesa
sia di una proposta politica più allettante e credibile sia di
un nuovo ed autorevole leader, capace di rappresentare al meglio
le linee-guida e i principi salienti della politica di destra.
Pertanto, in questo periodo, il problema maggiore di questa
compagine politica sembra essere costituito dall’assenza di una
“leadership carismatica”. Ma questo vuoto di leadership è
destinato a restare tale a tempo indeterminato? Se così fosse,
agli elettori di destra, decisi a non astenersi dal
diritto-dovere del voto e determinati nel non sostenere il Pd,
non resterebbe che una scelta: quella di approdare alle rive del
“fiume”, che ha le potenzialità di diventare un “mare”, chiamato
M5S. Giacomo Amati |