MIGLIONICO.
Clamoroso colpo di scena in seno al Pd regionale: l’ex
consigliere regionale, Giuseppe Dalessandro, già sindaco di
Miglionico, ha lasciato il suo partito, di cui, in passato, per
alcuni anni, è stato anche il segretario provinciale. La notizia
ufficiale è stata pubblicata oggi, 2, gennaio 2016,
nell’edizione de “La Gazzetta Di Basilicata”. Col titolo
“Gestione personale del potere. Vado via”. Senza dubbio, è una
notizia che fa scalpore in considerazione sia del fatto che
Dalessandro era ritenuto il “braccio destro” del vice ministro
agli Interni, Filippo Bubbico, sia in virtù dell’ipotesi che,
fino a pochi giorni fa, lo indicava nella “rosa dei saggi” che
avrebbe potuto traghettare il Pd nella fase regionale,
susseguente alla scomparsa del segretario regionale Antonio
Luongo. Le ragioni della sua scelta sono state spiegate da
Dalessandro in una lettera in cui, tra l’altro, riferisce di
“non condividere più le politiche, gli indirizzi, i
comportamenti e gli atteggiamenti del Pd e del suo gruppo
dirigente. Un partito ormai sempre più sensibile ai ricatti dei
poteri forti e sempre meno incline ad occuparsi seriamente dei
problemi del Paese. Un partito nel quale si fa sempre più fatica
a restarci essendo venuti meno i presupposti minimi per la
civile convivenza delle varie sensibilità presenti. Spesso,
scrive Dalessandro, mi sono chiesto se un partito o un Governo
che affida al mercato beni come la salute, la sicurezza,
l’istruzione, e che affronta la questione lavoro con
decisionismo cileno, possa ancora definirsi di sinistra”. Dopo
aver fatto riferimento ad altre situazioni di “malessere”,
Dalessandro dà il suo addio al Pd, sottolineando di farlo “non
senza rammarico in quanto dovrò lasciare i ricordi di una vita”.
Ovviamente, su questa clamorosa decisione, è d’obbligo conoscere
il parere del politologo Domenico Lascaro. Un caro saluto.
Giacomo Amati |