MIGLIONICO.
Tra gestione amministrativa ed attività di soccorso pubblico a
difesa della tutela e l’integrità del territorio comunale. Non
finisce mai l’impegno civile del sindaco Angelo Buono (Pd) che,
operoso e vitale come sempre, l’altro ieri pomeriggio, (lunedì
28 dicembre) verso le 15,30, non ha esitato a vestire i panni
virtuosi del vigile del fuoco e, coadiuvato dal dipendente
comunale Pasquale Amico Padula, altro “angelo” del volontariato,
ha spento un focolaio di incendio, improvvisamente divampato
all’interno della pineta sottostante al Castello del
Malconsiglio. A dare l’allarme una nuvola di fumo, di colore
grigio, di odore acre, ben visibile da piazza Castello e il
debole crepitio delle prime fiamme. Informato dell’incombente
pericolo che minacciava il patrimonio boschivo, creato in via
Quaranta, negli anni Cinquanta, il sindaco Buono s’è recato
subito sul posto e, con la perizia e il coraggio di un vero e
proprio pompiere, pur sprovvisto di adeguati indumenti
protettivi, utilizzando la botte d’acqua e le pompe, sebbene di
dimensioni ridotte, in dotazione alla locale squadra della
Protezione Civile, ha domato le fiamme che avevano avvolto la
vegetazione a carattere di sterpaglia, presente nella zona del
sottobosco, impedendo che l’incendio, presumibilmente di natura
dolosa, si propagasse alle numerose piante della pineta, un
autentico “polmone verde” che contribuisce a rendere salubre
l’aria del paese. Quando sul posto è arrivata una squadra,
quella vera, dei Vigili del Fuoco del Comando di Matera, il rogo
era già quasi spento. Completata l’azione di spegnimento
dell’incendio, i militari hanno effettuato l’operazione di
bonifica della zona interessata dal rogo, riservandosi, chissà,
di far nominare il primo cittadino miglionichese quale figura di
complemento al corpo dei Vigili del Fuoco di Matera. Quando c’è
bisogno, lui, il sindaco “Superman” non manca mai. E’ sempre
presente. E’ sempre a capo di qualcosa, soprattutto nelle
situazioni d’emergenza. E’ sempre pronto a prendersi cura del
prossimo. E’ un Angelo. Di nome e di fatto. Giacomo Amati |