MIGLIONICO.
Che bello! Altre due poesie mistiche, “Mi rivolgo a
Te o Signore” e “Davanti al Tabernacolo” sono
state pubblicate su “Miglionicoweb”.
Anche quest’ultime due, come le altre sei già
pubblicate, non sono firmate e sono avvolte nel mistero
dell’anonimato. Sono poesie che esprimono dolcezza ed
una profonda sensibilità religiosa, al punto da
trascinare il lettore, con le parole e i pensieri, nella
dimensione del sacro. Sembrano dei canti devozionali che
esprimono invocazione, devozione, contemplazione e
riflessione. Non c’è dubbio, l’anonimo autore possiede
una profonda cultura religiosa: più si inginocchia e più
si eleva e più esprime la sua nobiltà d’animo. Peccato
che l’autore voglia conservare l’anonimato. Per tutelare
il principio della “privacy” è giusto rispettarne il
diritto alla riservatezza. Tuttavia, c’è da capire anche
i lettori curiosoni di “Miglionicoweb” ( tra cui, per la
verità, c’è anche chi scrive), i quali “bramano” dal
desiderio di conoscerne l’identità segreta. E poi, c’è
anche da invocare il principio della trasparenza, inteso
come accessibilità alle informazioni. Intanto, leggendo
con attenzione il testo della poesia “Mi rivolgo a Te o
Signore!”, si scopre che l’autore, al settimo verso,
scrive: “ Quando vengo avvolta in una nube scura e non
vedo la luce, mi rivolgo a Te, o Signore”. Annotazione:
il verbo avvolgere è declinato al femminile. E’ il segno
inequivocabile, allora, che chi scrive è una donna. Poi,
in virtù di altre considerazioni ed intuizioni
personali, provo l’azzardo di un altro “pronostico” che
restringe a quattro la rosa dei nomi delle possibili
autrici. Sono: Maria Pecora, Antonella Palmieri, Dora
Radogna e Nunzia Uricchio. Ma i lettori che amano il
brivido alla Hitchcock possono indicare altri possibili
indizi. Giacomo Amati |