MIGLIONICO.
Un’esperienza particolare, forse unica. La sta vivendo Domenico
Grieco (75 anni), ex goleador del Miglionico calcio, di
professione barbiere che, da un paio di settimane, ha stretto un
profondo e inedito rapporto d’amicizia con un volatile: una
taccola (ciola, in dialetto miglionichese). Puntualmente, ogni
mattina, all’orario d’apertura del suo negozio (verso le 8), in
piazza Popolo, Mimì il barbiere riceve la “visita” del volatile
che ha una dimensione di circa 40 centimetri in lunghezza
(appartiene alla famiglia dei corvi). All’improvviso, l’uccello
arriva dal cielo e vola davanti alla porta della barberia, ove
attende la mano prodiga e piena di cibo di nonno Grieco. La
taccola, dal piumaggio nero e con gli occhietti di colore
bianco-argento, s’avvicina con fiducia al suo “amico” e comincia
a cinguettare: è il suo modo gioioso di salutarlo e di
chiedergli il dono della “colazione” che puntualmente arriva: è
costituita per lo più da briciole di pane o da molliche di
biscotti. Dopo pochi minuti, rifocillatosi per bene, l’uccello è
già in volo e sparisce dai radar di piazza Popolo. Vi fa ritorno
verso mezzogiorno: la barberia è ancora aperta e Mimì è pronto
ad offrirgli il pasto del giorno. La taccola non ha paura dei
curiosi che, divertiti ed increduli, assistono alla cerimonia
del “pranzo”: il menù varia da un giorno all’altro. Mimì ha
imparato a servirlo in modo adeguato: la dieta è fondata su cibi
genuini e comprende semi di frumento o di avena, ma non mancano
neppure pezzi di vegetali e di animali (insetti e altri
invertebrati). Poi, improvviso il volo verso la sua “dimora” che
nessuno conosce. Si sa solo che, all’imbrunire, la taccola
ritorna di nuovo in piazza Popolo: si reca al suo “ristorante”
preferito per consumare il cibo della “cena”. A sera, però,
prima di volare via, il volatile saluta i presenti con i suoi
caratteristici versi nasali ed acuti: “Jak, chiak, kya, ciak”.
Sono note suggestive: servono a ringraziare il suo amico che gli
ha aperto non solo il suo spazio fisico (il locale della
barberia), ma soprattutto quello mentale e del suo cuore. Per
“firmare” questa pratica “d’adozione” non s’è perso molto tempo:
l’iter è stato immediato. Grieco ha superato “l’esame
d’idoneità” con una semplice prova di merito che è avvenuta sul
campo, in piazza Popolo. Giacomo Amati |