MIGLIONICO.
Omaggio al fico. E’ tutto pronto per la “Sagra dei fichi”. Una
grande festa popolare che sarà inaugurata domani, ultima
domenica di settembre, alle 10, nella Corte del Castello del
Malconsiglio, dal sindaco Angelo Buono (Pd). Promossa dalla
locale Pro Loco, diretta dalla presidente Angela Centonze, la
sagra, che è patrocinata sia dal Comune di Miglionico sia dal
Gal Bradanica (Gruppo d’azione locale), del presidente Leonardo
Braico, mette in vetrina uno dei prodotti tipici della locale
gastronomia: il fico, il frutto simbolo del paese che, non a
caso, è definito il paese dei “pappaculumbriedd” (ghiottoni di
fichi). “Col passare degli anni – spiega la presidente Centonze
– la sagra è diventata una vera e propria fiera dedicata al
prodotto agricolo principe delle contrade miglionichesi che ne
producono in grande quantità e di tutte le varietà: dai fichi a
buccia verde, con polpa rossa o bianca a quelli con buccia
gialla o nera. Nel piazzale della Corte del maniero saranno
allestite numerose bancarelle, ove sarà possibile degustare sia
i fichi freschi che quelli secchi anche mandorlati, appena
abbrustoliti nel forno. “Il fico è un frutto delizioso – precisa
Centonze – che viene apprezzato per il suo gusto dolce e
aromatico. Vanta proprietà digestive e nutritive perché è ricco
di zuccheri, vitamine e sali minerali. Giunto a maturazione,
viene raccolto e messo ad essiccare al sole per circa una
settimana”. Successivamente, i fichi possono essere messi in
forno a bassa temperatura per circa un paio di ore, fino a
quando acquistano un colorito bruno. Per tradizione, considerati
il “dolce dei poveri”, i fichi secchi risultano ancora più
gustosi se, una volta tagliati a metà, vengono farciti con una
mandorla tostata, semi di finocchietto selvatico e con scorzette
di limone. Inoltre, dalla cottura dei fichi freschi si ottiene
il cotto dei fichi (chiamato anche vincotto): è uno sciroppo
denso, dal colore scuro, un’autentica delizia, che viene
utilizzato come condimento dei dolci, soprattutto nel periodo
natalizio. E’ quasi un miele naturale che oltre ad avere un alto
valore culinario e nutritivo, sembra che abbia anche proprietà
afrodisiache. Altro che privo di valore: c’è un vecchio detto
che recita: “Non vali un fico secco”. E’ solo un pregiudizio,
decisamente infondato: il fico possiede varie virtù. Quest’anno,
poi, alla coltura del fico si aggiunge la cultura dei fichi, con
un apposito convegno sul tema: “Possibili innovazioni
tecnologiche nell’agricoltura dell’area Bradanica del Materano”.
Al seminario, in programma alle 10, di domenica 27 settembre,
nell’auditorium del Castello parteciperanno, tra gli altri, tre
docenti universitari: Antonio Corleto, Gian Luigi Rana e Mario
Colapietra, il sindaco Angelo Buono, l’ing. Orazio Amati, lo
storico pomaricano Pietro Varuolo, Franco Simeone e Leonardo
Braico, presidente del Gal Bradanica, con le conclusioni
affidate a Luca Braia, assessore regionale all’Agricoltura e
Sviluppo rurale. In serata, in piazza Castello, alle 20,30, si
esibirà il locale gruppo musicale “L’Orchestrina errante”,
diretto dal maestro Angelo Manzara, di cui fanno parte sette
componenti, con la cantante materana Daniela Sornatale. Il
complesso musicale delizierà la platea con le melodie più famose
della tradizionale canzone napoletana. Giacomo Amati |