MIGLIONICO.
Tanta qualità, ma poca esperienza. Si può sintetizzare così la
prestazione del Miglionico nella sfida casalinga col Salandra,
conclusasi in parità, a reti inviolate. Un risultato che ha
costretto la giovane squadra di mister Michele Fontana a
salutare la Coppa Italia regionale. I miglionichesi, dopo aver
subito la sconfitta per 1-0 nella partita d’andata giocata a
Montagnola, per potersi qualificare al secondo turno del torneo,
avrebbero dovuto battere i salandresi con due reti di scarto. Ma
così non è stato. Di conseguenza, s’è conclusa sul nascere la
loro avventura in Coppa Italia. Il collettivo miglionichese,
dopo un primo tempo giocato all’insegna di un sostanziale
equilibrio e senza grosse emozioni, nella seconda frazione di
gioco ha accentuato la sua spinta offensiva e, per alcuni tratti
della partita, ha costretto i “cugini” salandresi a difendersi
ad oltranza, sfiorando il gol del vantaggio per ben tre volte.
Ma sia il bravo centrocampista miglionichese Simone Grasso che
l’estroso attaccante materano Saverio Petronella (entrambi
diciassettenni) hanno visto i loro tiri infrangersi contro i
legni della porta avversaria, strozzando in gola la gioia del
gol alla locale tifoseria. In tali circostanze, quindi, non si
può certamente dire che il Miglionico sia stato fortunato. Anzi,
la buona sorte ha voltato le spalle ai miglionichesi anche in un
altro episodio di gioco che ha visto protagonista ancora una
volta Petronella, il cui tiro a pallonetto ha sfiorato la
traversa a portiere battuto.”Usciamo a testa alta e con un po’
di rimpianti dalla Coppa Italia – osserva il presidente Mimmo
Grande – nei due match col Salandra, pur perdendo il primo, non
abbiamo demeritato sotto il profilo del gioco”. Cosa è mancato
al Miglionico? “Siamo una squadra molto giovane – sottolinea il
presidente – abbiamo bisogno di trovare coesione tra i reparti
ed una nostra precisa identità di gioco. Ma siamo sulla buona
strada”. In vista del campionato di Promozione, la squadra è
chiamata a far leva su quelli che ne sono i punti di forza: tra
di essi ne spiccano due: l’entusiasmo e le doti tecniche dei
singoli giocatori. Sarà proprio da qui che mister Fontana dovrà
partire per costruire la squadra. Giacomo Amati |