MIGLIONICO.
Ho letto con interesse l’articolo, “Uno sciopero con i
fiocchi”, del prof Domenico Lascaro sul tema della
riforma, la “Buona Scuola”. In estrema sintesi,
l’editorialista di “Miglionico web” afferma che sul
disegno di legge, non c’è il consenso del Paese e della
maggioranza del mondo della scuola. In particolare, il
testo di legge denota evidenti criticità e sembra aver
perso la sua carica innovativa. “Inizialmente – scrive
Lascaro – era un disegno di legge riformatore che
investiva tutti gli aspetti della scuola italiana. Cosa
resta di tutte le belle promesse? Quasi nulla. Tutti gli
impegni sono stati ridimensionati o cancellati”. In
pratica, questo progetto di riforma ha spaccato il mondo
della scuola. Denota un’idea arrogante ed autoritaria di
fare una riforma, cui tutte le organizzazioni sindacali
e la maggior parte degli insegnanti hanno detto no. Lo
sciopero dello scorso 5 maggio ha avuto un ampio
consenso: circa l’80% pel personale della scuola ha
rinunciato ad una giornata di lavoro. A parole il
governo Renzi ha preso atto che il mondo della scuola
s’è ribellato. Ma il ministro delle Riforme, Elena
Boschi ha fatto capire che la scuola “in mano ai
sindacati non va”. Intanto, i sindacati le hanno
risposto che con le sue parole non fa altro che
esprimere “arroganza e disprezzo della democrazia”. Da
qui, due domande per Lascaro. La prima: ma questa
riforma è di sinistra? La seconda: si pone l’obiettivo
di migliorare il sistema scolastico italiano? Giacomo
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