MIGLIONICO.
Come una fata. Incanta e suscita ammirazione. Ma non è una
creatura leggendaria, sovrannaturale. E’ un essere
straordinariamente umano. Esiste in carne ed ossa. E’ Daniela De
Lucia, miglionichese d’origine, nata a Padova il 18 novembre
1986, da mamma padovana e papà miglionichese (Francesco De
Lucia). A soli 29 anni, Daniela, nei giorni scorsi, (il 25 marzo
2015) ha conseguito il titolo di “Ricercatore europeo”, con il
giudizio di Eccellente, dopo aver prodotto e discusso, in lingua
inglese, la tesi di dottorato di ricerca, a conclusione di un
periodo di studi di tre anni, svolto in gran parte in
Inghilterra, sotto la guida del famoso professore Steve Lev (69
anni), presso l’Università degli studi di Cambridge che, per
anzianità, è il secondo ateneo del Regno Unito. Giova precisare
che la dottoressa De Lucia, all’età di 19 anni, (nel 2005) s’è
diplomata al liceo classico di Rovigo. Prosegue gli studi
universitari e nel 2011, col massimo dei voti, consegue la
laurea in Farmacia presso l’Università degli studi di Padova.
Nello stesso anno, supera l’esame di stato e si abilita alla
professione. L’anno successivo, a gennaio 2012, dopo aver
superato il concorso per l’ammissione di un posto con borsa di
studio, comincia a svolgere un dottorato di ricerca in “Scienze
farmaceutiche” presso l’Università degli studi di Ferrara. A
conclusione degli studi, la tesi da lei prodotta viene giudicata
la migliore d’Italia per la sezione “Farmacia”. Quindi, in virtù
di questo prestigioso riconoscimento, le viene consegnata una
medaglia d’oro dalla presidenza della Repubblica. Un’altra
medaglia d’oro le viene riconosciuta dal preside della facoltà
di “Economia”, prof. Enrico Rettore. Poi, nei giorni scorsi, la
dottoressa De Lucia conquista il titolo di “Ricercatore
europeo”. Roba da “Guinness dei Primati”. Con un futuro ancora
tutto da scrivere, da numero uno. Siamo di fronte a un ingegno
eccelso, di non comune levatura, con la stoffa della scienziata.
Un’evoluzione naturale. E’ scritto nelle stelle. Ma,
soprattutto, nel suo Dna. Giacomo Amati |