MIGLIONICO.
Longevità sempre più lunga nella comunità. A
fronte di una popolazione residente in
paese, costituita da 2521 abitanti (1263
donne e 1258 maschi), il numero totale di
quelli anziani, con un’età compresa tra i 60
e i 102 anni, è di 735, di cui 399 sono
donne e 336 sono maschi ( con una
percentuale che oscilla intorno al trenta
per cento). Questi dati, che ci sono stati
forniti dall’impiegata comunale Luisa
Lascaro, responsabile dell’ufficio anagrafe
del Comune, rivelano una verità essenziale:
la popolazione miglionichese si scopre
sempre più popolata da persone anziane che,
nell’accezione biologica del termine, sono
coloro che hanno raggiunto i 60 anni d’età.
Ovviamente, nessuno pensa di far coincidere
la vecchiaia fisica con quella psicologica.
E’ risaputo che l’età anagrafica di una
persona non corrisponde al suo grado di
senescenza. Analizzando più da vicino i
dati, si scopre che in paese sono in vita
due centenari, entrambi donne: si tratta di
Maria Santa Mucci (102 anni), nata a
Miglionico il 1 luglio del 1912, e Adelina
Maria Teresa Ventura (101 anni), nata a
Miglionico il 27 maggio del 1913. Oltre alle
due centenarie, nella comunità, ci vivono
altre 18 persone contrassegnate da un’età
compresa tra i 90 e i 100 anni: 13 sono
donne e 5 sono maschi. Tra quest’ultimi, il
più longevo è Domenico Delfino Davide
Giannella (96 anni). A seguire, tra gli
anziani d’età compresa tra 81 e 90 anni, se
ne contano 134, di cui 45 sono maschi e 89
sono donne. Esplorando ulteriormente il dato
anagrafico, si prende atto che coloro che
hanno un’età compresa tra i 71 e 80 anni
sono 208, di cui 101 maschi e 107 donne.
Decisamente più numerosa è la fascia di
quella popolazione di persone che è compresa
tra i 60 e i 70 anni: se ne contano 373: 185
sono i maschi e 188 sono le donne. Gli
anziani, quindi, sono sempre più numerosi
all’interno del tessuto sociale
miglionichese. Un dato di fatto che è la
conseguenza diretta di due fattori: il primo
è costituito dal prolungarsi della vita
dell’uomo; il secondo, invece, è correlato
alla parsimonia delle nascite. Come vengono
“guardati” i vecchietti miglionichesi? “Nei
loro confronti – dichiara il sindaco Angelo
Buono – c’è la massima attenzione e riguardo
da parte di tutti, sia dei loro familiari
che delle istituzioni e delle agenzia
culturali ed educative presenti sul
territorio. Gli anziani vengono considerati
una risorsa, sotto ogni profilo”. Non vivono
in una sorta di “apartheid”, né in
solitudine, ma in piena libertà: quella
libertà che deriva loro dalla consapevolezza
di poter scegliere di non essere sempre
competitivo. Giacomo Amati |