MIGLIONICO.
“Il sole non è più quello di ieri”. E’ il
primo verso della poesia, “Un altro sole”,
che fa parte della raccolta di poesie,
“L’Elisir della vita”, ed. “Amico Libro” di
Giuseppe Bellone, Montescaglioso, pubblicata
nel giugno 2014. Parole poetiche che, da
alcuni giorni, sono intrise di tristezza per
la morte prematura del suo autore, Giuseppe
Ambrosecchia, il poeta materano scomparso
nei giorni scorsi a 63 anni. Il cuore di
questo maestro della poesia ha cessato di
battere lunedì scorso, 15 dicembre, dopo un
sofferto periodo di malattia, vissuto in
silenzio, ma con forza e coraggio. Con lui è
morto anche un po’ di quella poesia che
celebra i valori della vita. Figura
carismatica dell’associazione culturale,
“Matera Poesia 1995”: al suo interno ha
“allevato” decine e decine di giovani poeti,
oggi adulti e domani, verosimilmente,
famosi. Di professione commercialista,
materano doc, poeta sin dall’adolescenza. La
città dei Sassi, la sua Matera è stata una
delle fonti privilegiate della sua
produzione poetica. Tra gli altri elementi
ispiratori, un posto di rilievo hanno avuto
gli affetti familiari. La sua poesia è la
rappresentazione del bello della vita. E’ un
inno alla vita: ne simboleggia i valori,
quelli dell’amicizia, della fratellanza,
della solidarietà, del rispetto reciproco.
Una vita “fotografata” per le sue virtù:
l’amore, la religiosità, la speranza. Una
poesia che si nutre di verità: la giustizia
sociale, la libertà, la pace. Una poesia
espressa con parole semplici, dirette al
cuore ed alla mente dei lettori, per dire
loro, con San Paolo Apostolo: “Amatevi gli
uni agli altri con affetto fraterno.
Benedite coloro che vi perseguitano. Vivete
in pace con tutti”. Con la morte del poeta
Giuseppe Ambrosecchia è scomparso, per dirla
con le parole della dottoressa Rosa
Fioriniello, un “esponente di spicco del
panorama poetico lucano, colui che è
riuscito a riconsegnarci quei valori antichi
del focolare domestico”. Da parte sua, la
professoressa Margherita Lopergolo osserva
come Giuseppe Ambrosecchia possa essere
considerato “la stella del panorama poetico
materano”. Una stella che continuerà “ a
risplendere in cielo – sottolinea la
poetessa miglionichese Nunzia Dimarsico –
con la sua poesia, adesso, parlerà agli
Angeli. Una poesia che rende immortale la
sua anima”.
Giacomo Amati |