MIGLIONICO.
Sono potabili le acque delle sorgenti
naturali che si trovano nelle campagne
dell’agro miglionichese? La domanda è al
centro di un’interrogazione consiliare
predisposta dal consigliere comunale,
Antonio Digioia, capo gruppo del Movimento 5
Stelle in seno all’assemblea cittadina,
inviata al sindaco Angelo Buono (Pd), con
richiesta di ricevere, in merito, una
risposta scritta. Il senso
dell’interrogazione è fondato su un dato
oggettivo: scaturisce dall’abitudine che
denotano parecchi cittadini, soprattutto nei
giorni di sospensione dell’erogazione
dell’acqua da parte dell’ente “Acquedotto
Lucano”, di rifornirsi di acqua, anche ad
uso potabile, servendosi delle fontane
pubbliche, come quella della “Pila”,
alimentate dalle sorgenti naturali. Da qui
la richiesta di conoscere l’esito di
“eventuali analisi – scrive Digioia –
effettuate sulle acque delle stesse”. Poi,
vengono esplicitate altre quattro richieste.
La prima: “Se sia stata prevista la
ripetizione delle analisi già effettuate
sull’acqua, qualora, l’esame della sua
potabilità sia stata fatta non di recente”.
La seconda: “ Se sia stato disposto il
provvedimento di divieto del prelievo
dell’acqua dalle fontane, qualora ne fosse
stata riscontrata la non potabilità”. La
terza: “ Se nei pressi di ogni fontana sia
stata prevista l’affissione di apposito,
adeguato e visibile cartello contenente
l’indicazione dell’eventuale divieto di non
potabilità dell’acqua”. La quarta: “ Se, nel
caso in cui non sia stato già previsto, le
suddette analisi verranno effettuate con
cadenza periodica, al fine di scongiurare
eventuali pericoli per la salute dei
cittadini”. Giacomo Amati |