MIGLIONICO.
Rischio idrogeologico in via Trinità. Il via
libera ai lavori del consolidamento del
costone sovrastante alla strada urbana, che
collega il centro storico cittadino con il
rione Trinità, è stato dato con l’apertura
del cantiere: da alcuni giorni vi sono in
funzione le ruspe. Bisognerà consolidare il
versante prospiciente via Trinità, mediante
la rimodellazione della scarpata, la
regimentazione della acque piovane e la
protezione della collinetta con
l’installazione di una rete metallica
rinforzata. Per saperne di più sull’entità
dei lavori che saranno eseguiti nella zona,
abbiamo chiesto delucidazioni al sindaco
Angelo Buono (Pd). “I lavori, a carattere
d’urgenza, che si stanno eseguendo – spiega
il primo cittadino – hanno l’obiettivo di
migliorare al massimo la stabilità del
versante, riducendone il rischio
idrogeologico”. Chi ha finanziato l’opera?
“L’intervento – precisa Buono – rientra nel
programma ministeriale volto alla tutela del
territorio. Il finanziamento è stato erogato
dalla Regione Basilicata, per un importo di
80 mila euro”. In particolare, in che cosa
consisteranno i lavori? “Il versante, che si
trova a ridosso di un’area verde attrezzata,
destinata a parco giochi per bambini –
sottolinea il Sindaco – in passato, è stato
caratterizzato da vari smottamenti. Il
progetto esecutivo dell’opera prevede tre
interventi: il primo consisterà nel ridurre
gli elementi destabilizzanti del versante,
riducendone la pendenza, con conseguente
miglioramento delle condizioni statiche ed
incremento del coefficiente di sicurezza
della scarpata; il secondo, invece,
riguarderà la risagomatura della collinetta;
il terzo, infine, si esplicherà nella
realizzazione di alcune canaline volte al
disciplinamento delle acque meteoriche e
superficiali”. Quali sono i tempi di
esecuzione dei lavori? “Considerato che la
zona non è sottoposta al alcun vincolo
paesaggistico e che è priva d’interesse
archeologico – conclude Buono – il progetto
esecutivo dell’opera prevede che i lavori di
consolidamento, inclusi quelli di bonifica
della zona, abbiano una durata di tre mesi”.
Giacomo Amati |