MIGLIONICO.
In trincea per la difesa del territorio
dell’agro miglionichese e di quello di altri
Comuni del Materano. Cresce il livello di
preoccupazione per gli “effetti devastanti”
che potrebbero verificarsi su gran parte del
territorio lucano a causa dell’attività di
ricerca del petrolio e del gas, favorita dal
Decreto Legge denominato “Sblocca Italia”,
in vigore dallo scorso mese di settembre. Il
Movimento 5 Stelle di Miglionico dice no a
questo progetto e lancia quasi una
“crociata” contro il rischio inquinamento
che, a parere dei “grillini”, potrebbe
interessare il 64% per cento del territorio
lucano. Da qui
l’appello a non “abbassare la guardia” per
salvaguardare l’ecosistema ambientale della
provincia di Matera, con l’invito, rivolto
al sindaco Angelo Buono (Pd) e a
tutti i componenti del Consiglio comunale, a
sottoscrivere la mozione contro lo “Sblocca
Italia”. In particolare, nel documento
predisposto dai “grillini” miglionichesi si
precisa che “fra qualche giorno, in Senato,
verrà approvato il decreto “Sblocca Italia”
che, con l’aumento delle trivellazioni e
delle iniezioni dei fanghi tossici nei pozzi
esausti sul 64% del territorio lucano,
finirà col dare il colpo di grazia alla già
compromessa salute dei cittadini
lucani e danneggerà inevitabilmente il
nostro patrimonio ambientale, turistico ed
enogastronomico. Facciamo sentire – si
sottolinea – la nostra voce e diciamo no a
questo scempio. Facciamolo per i nostri
figli e le generazioni future”. Poi, nel
documento viene pure rivolto l’appello al
presidente della Giunta regionale,
Marcello Pittella, affinchè “impugni il
decreto per manifesta incostituzionalità
(violazione del titolo V della
Costituzione)”. Infine, il consigliere
comunale “pentastellato” Antonio Digioia
osserva come la Basilicata sostenga lo
sviluppo economico e sociale ecosostenibile
che la presenza dei progetti di estrazione
di idrocarburi potrebbe fortemente
compromettere. “Il litorale della nostra
regione – puntualizza Digioia – è già
interessato da gravi problemi di erosione e
di perdita della spiaggia tanto da far
crescere la preoccupazione concreta che la
presenza di piattaforme e le estrazioni di
petrolio possano causare ulteriori danni”.
Quindi, Digioia chiama in causa anche il
rischio sismico che, in una regione già
sismica di per sé, potrebbe essere
ingigantito dalle attività petrolifere. “Per
queste ragioni – conclude il consigliere
“grillino” – il Decreto Legge “Sblocca
Italia” va combattuto. Il sindaco Buono si
impegni a dichiarare, nelle sedi
istituzionali e su tutti i mezzi di
informazione, la sua contrarietà ad ogni
istanza che sfrutti il territorio con la
ricerca e l’estrazione degli idrocarburi.
Quindi, si opponga a ogni atto legislativo
che miri alla modifica della vocazione
territoriale della nostra Regione”.
Giacomo Amati |