MIGLIONICO.
Una nuova “luce” illumina il panorama
culturale miglionichese: è la poesia di
Nunzia Dimarsico che, dopo aver coltivato
per tanti anni, in silenzio, questa sua
grande passione, quasi una ragione d’essere,
che l’ha portata a comporre circa settecento
liriche, in quest’ultimo periodo,
finalmente, ha deciso di esprimere alla luce
del sole questa sua straordinaria dote
artistica, partecipando, con i suoi testi
poetici, ad alcuni concorsi letterari di
poesia. Immediato e strepitoso il successo
ottenuto. Molteplici sono stati i
riconoscimenti e le benemerenze che le sono
state attribuite da varie associazioni
culturali. Tra i premi più recenti
conquistati, ne spiccano ben otto: medaglia
per la poesia, “Primavera” al concorso
“Vivaldi Festival” di Pomarico ( edizione
2013); terzo posto al premio letterario
internazionale, “G. Leopardi” ad Aversa (CE)
(ed. 2013); menzione d’onore al concorso
letterario indetto dall’associazione
culturale “Presepistica Stella Cometa” di
Marconia (ed. 2013); diploma di merito al
premio nazionale di poesia, “Aberoandronico
“ di Roma (edizione 2014) con la poesia, “La
migliore amica di me stessa”; medaglia al
premio internazionale, “Arte e Cultura” di
Cava De Tirreni (Salerno), (ed. 2014); terzo
posto, con la poesia, “Ascolto Nobile” al
concorso di poesia di Sant’Arcangelo (PZ),
(ed. 2014); attestato di merito al concorso
internazionale di poesia inedita, “Il
Federiciano”, indetto dal Comune di Rocca
Imperiale (CS) con la poesia, “Arrivare”,
(ed. 2014); menzione, con la poesia,
“Stupida Anima” al II concorso letterario,
“Amico Libro” di Montescaglioso (ed. 2014).
Quali soni i tratti distintivi della poesia
della cinquantenne poetessa miglionichese,
perito informatico con diploma conseguito
presso l’istituto industriale di Matera, da
tanti anni iscritta all’associazione
culturale, “Matera Poesia 1995” della città
dei Sassi? Ebbene, le fonti d’ispirazione
della poesia di Dimarsico sono costituite,
per lo più, dalle sue emozioni, dai suoi
pensieri, dai suoi sentimenti e, quindi, dal
suo mondo interiore. Non è una poesia
ermetica ed oscura; anzi, denota sempre un
preciso argomento e il lettore non fa fatica
a coglierne il nucleo tematico. Esempio: se
l’argomento di una sua poesia è la “notte”;
il “tema”, invece, può essere la
“solitudine” o la “serenità”. Per quanto
riguarda gli aspetti metrico-ritmico e le
figure retoriche, va precisato che quasi
tutte le sue liriche sono costituite da
numerosi versi, con accenti distanziati che
producono un ritmo pacato, ma incalzante. Le
pause, che sono frequenti, segnano
un’alternanza di suoni e silenzi; le strofe
sono corpose e ricche di versi, al punto da
sembrare dei testi narrativi avvincenti che
nascono dall’animo della poetessa e parlano
direttamente al cuore del lettore. Le figure
retoriche più presenti sono l’allegoria, la
similitudine e la metafora Molteplici sono i
temi al centro della sua poesia: sono quelli
dell’amicizia, dell’amore, della
solidarietà, dei problemi sociali ed
esistenziali che, spesso, sono causa
d’inquietudine per l’uomo d’oggi. E’ una
poesia avvincente: a volte, assume un
carattere narrativo e didascalico. Dona non
solo emozioni, ma anche molteplici
riflessioni sul significato della vita
umana. Una poesia imperdibile, per chi ama
questo genere di lirica. Giacomo Amati |