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Giacomo Amati

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GIACOMO AMATI

14 Settembre 2014
Oggi il rito tradizionale nel bosco della Manferrara
A "Porticella" la festa in onore della Vergine che protegge i contadini
di Giacomo Amati

MIGLIONICO. Tra il profumo delle erbe selvatiche e delle pianticelle aromatiche dell’origano, del basilico, della menta, del rosmarino e dell’alloro che nascono spontaneamente nella folta vegetazione che circonda il piccolo santuario, in contrada “Porticella”, ai confini col bosco pomaricano della “Manferrara”, oggi pomeriggio, seconda domenica di settembre, con inizio alle 17, si svolgerà la tradizionale festa in onore della Madonna, protettrice dei contadini, del lavoro dei campi e dei raccolti agricoli. Il programma religioso della festa che, quest’anno, non prevede il pellegrinaggio a piedi dei fedeli per i sentieri agresti di un percorso lungo circa sei chilometri che, dal centro abitato porta al santuario, sarà incentrato soltanto sulla celebrazione della santa messa che, presente, tra gli altri, il sindaco Angelo Buono, sarà presieduta da mons. Salvatore Ligorio, arcivescovo della Diocesi di Matera-Irsina, con l’assistenza di don Giuseppe Tarasco e di don Mario Spinello. La festa si svolgerà in un grande piazzale, davanti alla piccola cappella, in uno scenario agreste ricco di piccole e grandi querce e con un panorama mozzafiato che, dal colle, permette di visionare tutta la zona circostante, impreziosita dalla splendida e maestosa presenza del castello del “Malconsiglio”. Cosa rappresenta oggi per la comunità miglionichese questa ricorrenza religiosa? “Il significato più profondo della festività –spiega Nino Comanda, priore della locale congrega del SS. Crocifisso – va ricercato in due aspetti: uno riguarda la sua valenza religiosa di devozione alla Madonna, Vergine e Madre; l’altro, invece, è correlato al suo aspetto culturale, un evento che affonda la sua origine nella storia del paese che perdura da un paio di secoli”. Resta da precisare che, in serata, a conclusione della cerimonia religiosa, un corteo di fedeli a bordo delle rispettive auto, scorterà il ritorno della statua della Madonna in paese, nella chiesa Madre, ove è custodita e può essere ammirata e venerata dai fedeli. Giacomo Amati

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