MIGLIONICO.”Fermate
i lavori”. E’ stato perentorio l’ordine
impartito da Sabino De Lucia, proprietario
di un immobile del centro storico cittadino,
in largo San Nicola, quando, nell’aprire la
porta della sua casa da ristrutturare con
l’esecuzione di alcuni lavori edili, vi ha
visto volteggiare una coppia di rondini,
determinata a proteggere il nido di
fanghiglia, costruito, dopo tanti giorni di
paziente ed estenuante lavoro, proprio nell’
angolo più alto di una volta del tetto. Quel
luogo sicuro e disabitato rappresentava
l’habitat naturale, protetto sia per il
clima ideale sia per l’assenza di potenziali
predatori. All’interno del nido c’erano già
quattro uova, pronte per essere covate. Che
fare? Distruggere il nido, cominciando
subito i lavori di riqualificazione
dell’immobile o, al contrario, rinviarli di
alcune settimane per proteggere la nidiata?
Ebbene, sia il proprietario della casa che
il muratore, Michele ventura, incaricato di
eseguire i lavori edili, non hanno avuto
esitazioni: bisognava aiutare le rondini a
far nascere i loro piccoli. Anzi, l’abile
muratore, utilizzando un po’ di cemento
rapido, ha fatto di più: ha provveduto a
consolidare quel piccolo nido che, in alcuni
punti, si stava staccando dalla parete. Dopo
alcuni giorni di attesa, sono nati i quattro
piccoli pulcini volanti che, grazie alle
preziose cure della loro madre, hanno
imparato a volare: adesso sono pronti a
cacciare gli insetti in volo ed a svolazzare
felici in cielo col loro tipico volo veloce,
caratterizzato da rapide successioni di
curve e cambi di traiettoria. Sono pronti ad
emigrare in cerca dei luoghi più caldi e,
chissà, se, il prossimo anno, faranno
ritorno a Miglionico per ritrovare la loro
dimora originaria, magari, anche per
ringraziare i loro “fratelli uomini”, per
dirla con il linguaggio caro a San
Francesco, benefattori, da libro “Cuore”, a
dispetto di certi bracconieri, predatori di
volatili indifesi. Giacomo Amati |