Le poesie di Mimì Daddiego
 

ROMA. Ho letto con grande attenzione le poesie di Mimì Daddiego. Mi dicono che saranno pubblicate delle altre. Mimì mi riporta alla mia fanciullezza, ricordo quando prendevamo con Franchino Capodagli “ U PUSTUAL “ per recarci con mio padre a Fontana di Noce per innaffiare “li chiantunu d’ali “ o quando frequentavano (Mimi e Franchino) la rivendita di Sali e Tabacchi gestita da mia nonna Angiolina.
Le sue poesie mi portano alla mente gli spensierati anni della mia gioventù; sono tutte degne di osservazione e meditazione. “A NCASA’ “ tutto il paese nei mesi di agosto - settembre e ottobre(si rientrava a Miglionico con la fiera di Grottole) si trasferiva in campagna nelle varie contrade dell’agro di Miglionco: erano le nostre vacanze estive (personalmente ho una forte nostalgia di quelle trascorse a Fontana di Noce).
“ U’ PUSULON “ è il luogo dove “gustavamo la frescura serale” con uno sfondo meraviglioso di un paesaggio stupendo…su questo muretto (paragonabile a quello del Gianicolo di Roma) sono state “ scattate “ centinaia di foto (propongo al Prof Labriola di istituire un link “U’ PUSULON” invitando i miglionichesi ad inviare le proprie foto realizzate in questo posto).
Sono spinto ad analizzare le altre poesie ma mi devo fermare…
Mimì rievoca un passato scomparso. Un modo di vita superato dalla “globalizzazione”. Valori che non albergano più nella nostra sfrenata vita quotidiana. In quelle poesie sono racchiuse concetti “comuni” e sono i presupposti fondamentali che la nostra generazione ha l’obbligo di trasmettere ai propri figli per capire e costruire un futuro migliore. Non si fa storia senza analizzare il” passato “.
Come già avevo esternato per l’opera di “Proverbi e detti Lucani” di Elisabetta De Lucia e Angela Matera e per “DETTI E RIDETTI “ di Maria Pecora anche le poesie di MIMI’ Daddiego (mi auguro che siano raccolte e pubblicate in un volume) sono da inserire nella Biblioteca del Patrimonio –Artistico Culturale della nostra regione. Il dialetto è un pregevole bene culturale. Il dialetto ci aiuta a ripercorrere il nostro passato che deve essere preservato ed esteso alle nuove generazioni.
E’importante la tutela di questo patrimonio. Condivido la proposta del Prof. Giacomo Amati di leggerle e studiarle alla scuola di base. Pertanto mi rivolgo al Prof. Amati (all’amico Gigino) in qualità di ex dirigente dell’Istituto Comprensivo Don Donato Gallucci, al fine di responsabilizzare la scuola pubblica locale nell’attuazione di un progetto teso a salvare e dare vita al dialetto. Propongo di utilizzare questi testi (Mimì!!! per Natale devi pubblicare le poesie) nelle classi dell’ultimo anno della scuola media inferiore, in ottemperanza a quanto previsto dal programma di italiano della scuola media inferiore e cioè di “mettere in luce l’apporto dei dialetti e la loro utilizzazione pratica espressiva (in canti, racconti, poesie e proverbi). Mimmo Sarli

Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375