"Mariano
Montemurro, indimenticato
docente di Italiano e Latino presso
il Liceo Classico “E. Duni” di
Matera. Un leader silenzioso,
testimone di molteplici valori, tra
cui, spiccavano quelli della
conoscenza, dell’umiltà e della
saggezza. Ebbi il piacere e l’onore
di conoscerlo a cavallo tra gli anni
Sessanta e Settanta, quale
presidente del mitico circolo
culturale “7M” e redattore
dell’omonimo periodico culturale.
Per tanti di noi, oggi sessantenni,
allora adolescenti, il prof.
Montemurro era un autentico punto di
riferimento che si distingueva come
uomo di vasta cultura, dotato di una
grande dote, quella dell’umiltà. Era
appassionato di sport e, in modo
particolare, di ciclismo. Ricordo le
corse “alla buona” che, soprattutto
di domenica, organizzava lungo il
percorso “Miglionico-Grottole” e
ritorno, unitamente a Tommaso
Simonetti, il suo “braccio
destro” che, però, non disdegnava di
accusarlo di vincere le corse,
perché, a quei tempi, era l’unico ad
essere dotato di una vera e propria
bicicletta da corsa, mi sembra che
si chiamasse “Magnani”. Ricordo che
un altro tratto distintivo della sua
personalità era costituito dalla sua
“indipendenza” sotto il profilo
politico. Era dotato di una grande
passione civile, ma disdegnava le
tessere di partito. Amava la poesia,
la narrativa, gli studi letterari e
filosofici, oltre a quelli degli
autori latini. In letteratura
italiana, il suo autore preferito
era il poeta e scrittore Pier Paolo
Pasolini. Lui stesso era poeta: ogni
tanto, quando ci portava a casa sua,
nell’abitazione miglionichese di
piazza Popolo, ce ne leggeva
qualcuna. In paese divenne famoso ed
entrò nel cuore dei miglionichesi
come presentatore del gioco “Rischiapoco”,
da lui ideato, e che ogni sabato
sera, per un paio di anni, condusse
nella sede del circolo culturale,
suscitando interesse ed entusiasmo
all’interno della comunità, cui ha
lasciato in eredità tanta
sensibilità culturale e garbo".
(Giacomo Amati) |