TRICARICO.
Si é svolta ieri a Tricarico , nel bosco di Tre Cancelli , la
gara di cucina che ha visto sfidarsi i ragazzi del gruppo Scout
AGESCI di Montescaglioso.
Un momento di intercultura, di collaborazione, di competitività
ma, soprattutto, di grande entusiamso che ha coinvolto i ragazzi
in una prova che richiedeva abilità culinarie, conoscenza della
cultura e delle tradizioni di altri popoli, economia domestica e
igiene.
La giuria è stata catapultata in interessanti proposte culinarie
riguardanti svariati angoli del mondo: dall'Australia al
Messico, dalla Gran Bretagna all'Italia, e tante altre proposte.
I concorrenti hanno acceso il fuoco, come solo gli scout sanno
fare, e hanno cucinato con maestria realizzando piatti da fare
invidia ai migliori ristoranti.
Si sente spesso parlare degli scout, ma l’idea che si ha sono
diverse:
lo scoutismo è movimento mondiale educativo non formale creato
per i giovani, che esprime un ideale di vita e che si propone
come obiettivo la loro formazione integrale secondo i principi
ed i valori definiti dal suo fondatore Lord Robert Baden-Powell.
Gli scout sono una realtà dinamica che attraverso la fantasia,
il gioco, l’avventura, la vita all’aria aperta, l’esperienza
comunitaria, lo sviluppo della dimensione sociale e spirituale,
punta a rispondere alle tante domande dei giovani sulla vita ed
a formare dei buoni cittadini attraverso un metodo che pone al
centro la conoscenza di se stessi, l'impegno, la responsabilità
personale, l' imparare facendo, l'appartenenza a piccoli gruppi,
la coeducazione, il rispetto della natura e dell’ambiente, il
rispetto delle regole, l'autonomia, l'educazione alla salute e
la forza fisica, la dimensione spirituale, l'educazione alla
fede, la responsabilità sociale e civica e l'educazione del
servizio al prossimo.
Essere scout è una scelta di vita che fin da piccoli abitua a
prendere consapevolezza di sé stessi attraverso diverse
esperienze. Si impara ad essere responsabili, a rispettare gli
altri, ad essere essenziali, a fare delle scelte, a
confrontarsi, a lavorare in gruppo, a vivere le avventure, ad
arrangiarsi, a servire il prossimo… gli obiettivi proposti sono,
poi, ovviamente rapportati all’età. Essere scout è una scelta
che tocca nel profondo e chiede molto, ma ciò che restituisce in
valori, emozioni, esperienze è molto più di quanto si abbia
dato.
La proposta educativa scout, in specifico per quanto riguarda
l’AGESCI (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani), parte
dagli 8 anni in su. Dagli 8 ai 12 anni, i bambini e le bambine
(i lupetti o le coccinelle), sono riuniti in unità chiamate
“branchi” o “cerchi”. Il metodo educativo ha lo scopo di aiutare
a crescere il/la bambino/a seguendo i principi dell’impegno e
della solidarietà con un metodo originale ed adatto alla sua
età. Dai 12 ai 16 anni, il gruppo di ragazzi e ragazze prende il
nome di “reparto”, suddiviso, a sua volta, in gruppetti
monosessuati più piccoli, chiamati “squadriglie”. Il reparto ha
come elemento centrale della proposta l’avventura e la vita
all’aria aperta, strumenti utilizzati per offrire ai ragazzi
stimolanti occasioni di crescita. Infine, i Rover e le Scolte
sono i ragazzi e le ragazze tra i 16 e 20 anni che aderiscono
alla proposta che lo Scoutismo fa alla loro età. Insieme formano
le Comunità R/S per vivere un’esperienza tesa a favorire la
crescita di ciascuno nell’impegno dell’autoeducazione, nella
disponibilità al servizio del prossimo, nello sforzo di maturare
delle scelte per la vita. Luniforme scout rappresenta
l'appartenenza alla fraternità mondiale degli Scouts e
l’adesione ai valori che essa propone:indossare la camicia
azzurra, i pantaloncini di velluto, il fazzolettone al collo, il
cappellone e gli scarponi sono la testimonianza tangibile di uno
stile di vita che predilige l’essere piuttosto che l’apparire,
che rifiuta le mode passeggere e non da spazio differenze di
nessun genere.
Partecipare alla proposta scout significa mettersi in
discussione per conoscere meglio sé stessi, gli altri ed il
mondo che ci circonda, individuare le proprie capacità,
affinarle, imparare cose nuove, comprendere quali sono i nostri
limiti e cercare di superarli per essere persone migliori. Le
attività educative che i giovani si ritrovano a vivere sono
accattivanti e travolgenti ed ogni unità è seguita da capi che
vivono insieme ai ragazzi il “grande gioco” vissuto nella natura
con entusiasmo e passione.
Ci sono oltre 38 milioni di bambini, ragazzi ed adulti, uomini e
donne che in 216 paesi e territori del mondo sono scouts e
guide.
Chi di noi almeno una volta non si è chiesto cosa spinga adulti
e ragazzi ad indossare la divisa coi calzoni corti e il
fazzoletto al collo, a passare le giornate , e soprattutto le
nottate , accampati nei luoghi più curiosi?Quello che accomuna
tutti è un ideale di vita: la proposta scout, pur identica per
tutti i ragazzi del mondo, può essere vissuta nei diversi
contesti culturali e/o religiosi: i suoi principi ispiratori
universali, sono sintetizzati nella Promessa, nella Legge scout
e nel Motto. Legge e Promessa sono gli strumenti di base per la
formulazione dei principi dello scoutismo, hanno un forte valore
educativo: i ragazzi si impegnano personalmente di fronte (a Dio
e) agli altri a rispettare, al meglio delle proprie capacità, un
ben definito codice di comportamento. Il Motto, diverso a
seconda dell’età, in una sola parola sintetizza il positivo
atteggiamento verso la vita e gli altri. |