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MATERA. Promuovere sul territorio
strategie, iniziative e progetti di mitigazione e adattamento per
contrastare il “climate change” è la sfida lanciata a Matera, nella
giornata
di oggi, 24 maggio, in cui gli
_small.jpg) studenti
_small.jpg) _small.jpg) dell'istituto
tecnico agrario 'Gaetano Briganti'
insieme a
quelli
dell'istituto alberghiero 'A.Turi' hanno promosso il vivere
sostenibile e la salvaguardia
del pianeta e hanno ospitato la 3° tappa
del Progetto nazionale “Isola della sostenibilità - Clima di
cambiamento”, patrocinato dal Ministero dell’ambiente. Il tema - spiega
la nota degli organizzatori - è il ‘Climate Change’, ossia gli effetti
dei mutamenti climatici ed è finalizzato agli studenti delle scuole di
ogni ordine e grado per sensibilizzarli sul tema e per favorire modelli
di sviluppo sostenibile.
Matera ha dimostrato di essere , oltre a capitale europea della cultura,
anche quella della sostenibilità ambientale, con le specie vegetali e
animali che dai rioni Sassi popolano la gravina e il parco delle chiese
rupestri, le coltivazioni di filiera del comparto agricolo e le buone
pratiche di scuole come l’Istituto tecnico agrario ” Gaetano Briganti”
che con il progetto di ”semina su sodo” contribuisce a pieno titolo al
programma ” Isola della sostenibilità”. La semina sul sodo, sperimentata
su una parte dei 40 ettari di terreno della scuola,è un sistema di
coltivazione che si basa sull’assenza di qualsiasi tipo di lavorazione
meccanica e fornisce ottimi risultati, come ha affermato, soddisfatto,
il Preside Gianluigi Maraglino, che dirige l'istituto tecnico agrario
'Briganti e l’Istituto alberghiero di Stato ‘Antonio Turi” .
Gli studenti hanno illustrato i progetti innovativi e,in particolare,
quello della semina su sodo realizzato sui terreni dell’Istituto. Al
contempo, all’interno e all’esterno dell’Istituto, in collaborazione con
Enti pubblici, di Ricerca, Università, Organizzazioni professionali e
aziende agricole, si sono svolti i 18 laboratori didattici cui hanno
preso parte anche gli studenti delle scuole medie del circondario. Si è
parlato di sostenibilità delle colture, oli d’oliva, reimpiego dei
reflui zootecnici, fragola Candonga, micropropagazione delle piante,
trasformazione lattiero-casearia, agrometeorologia, insetti utili e
fitopatologie del territorio. Una giornata di festa e di sole, che ha
visto esprimersi al meglio le molteplici energie di tanti giovani
incuriositi dalle variegate tematiche sulla sostenibilità e impegnati in
spettacoli musicali, nel ballo, nell'arte culinaria, con l'allestimento
di un delizioso banchetto di dolci e piatti tipici, e che hanno mostrato
tutte le potenzialità anche economiche per battere la strada del
benessere ambientale e territoriale.
Quando si dice che i giovani sono il futuro! |