MONTESCAGLIOSO.
Si è svolta il 22 febbraio a Montescaglioso, la 'Marcia per la Cultura'
curata dai docenti dell'Isttuito comprensivo 'Palazzo-Salinari', in
collaborazione con l'amministrazione comunale . Si tratta di un
’iniziativa che rientra in ‘Basilicata in Marcia per la Cultura’,
l’Accordo di Programma, sottoscritto da Regione Basilicata, Unicef,
Direzione Scolastica Regionale, Forum Nazionale dei Giovani e oltre 40
partners.
I protagonisti sono stati i Giovani e la Scuola, con a capo la dirigente
professoressa Antonia Salerno, con l'obiettivo di recuperare il valore '
identità lucana' attraverso la conoscenza e la valorizzazione del
patrimonio storico, artistico e paesaggistico del proprio paese
diventando, così, coscienti della straordinaria importanza della sua
tutela.
La marcia ha avuto inizio nel piazzale antistante l'istituto comprensivo
'Palazzo -Salinari' , presso rione Marco Polo, dove sono state
illustrate le mappe del percorso. Un corteo festante di bambini
piccolissimi della scuola dell'infanzia, della scuola primaria e
secondaria, vestiti con i costumi tradizionali del Carnevale Montese,
fatti con striscioline di giornale e numerose altre maschere dai mille
colori, cortei nuziali, sposi e spose, centinaia di bandierine
svolazzanti, bandiere dell'Europa e cartelloni e campanacci.
Si è proceduto verso la Chiesa dei Cappuccini dove é stata messa in
scena, attraverso un tableaux vivant, la storia delle lotte contadine
.Un gruppo di narratori ha raccontato la storia della lotta al
latifondismo e la concessione delle terre ai braccianti e ai contadini ,
attraverso l'intervento del capo del governo Alcide De Gasperi e la
Legge Stralcio. Gli attori in erba hanno messo in scena un'intervista
realizzata dal giornalista di Montescaglioso , Alberto Parisi, a
Mariannina Menzano, una delle maggiori esponenti del movimento
contadino, la quale racconta quella famosa notte di terrore che vide la
repressione e la cattura di uomini e donne che avevano preso parte alle
manifestazioni di rivolta , tra cui Giuseppe Novello, ferito e morto
dopo qualche giorno.
La drammatizzazione si è conclusa con una bellissima e colorata scena
corale di un popolo vittorioso che inneggia la giustizia.
La marcia ha raggiunto la Chiesa di San Rocco, in Piazza Roma, dove i
ragazzi si sono esibiti in canti e giochi del passato e hanno fornito
notizie sulla chiesa valorizzando il patrimonio culturale del paese.
Nella tappa successiva della marcia della cultura di Montescaglioso si è
raggiunta la Chiesa Madre, gremita di gente, per l'esibizione del coro
sui diritti umani e la presentazione del 'Calendario della legalità',
realizzato dal grafico Mauro Bubbico, e il manifesto “Carnevale sicuro”
dell' Associazione 'Giovani per la legalità Paolo Gallipoli'.
Ultima tappa del perscorso è stata l'Abbazia di San Michele Arcangelo
dove si sono potute ammirare le opere realizzate dai ragazzi, tra cui un
modellino dell'abbazia in cartapesta, un video sulle tradizioni montesi
e sulla 'Leggenda della monaca', i Cucibocca e le sette figure della
'Quaresima'.
Al termine della manifestazione, l’arch. Cappelli della Regione
Basilicata ha premiato due eccellenze montesi distintesi nel campo
dell’arte e della cultura.
Una manifestazione entusiasmante che ha coinvolto ed emozionato tutti e
che ha visto la società civile diventare società dell'apprendimento;
questo significa che la scuola ha vinto: è riuscita a far passare alcuni
valori all'interno della società. In questo lungo percorso la scuola è
stata il luogo dell'incontro , della convivenza , che ha saputo
accogliere, far coesistere e costruire un'identità condivisa, uno spazio
comune di appartenenza ma, allo stesso tempo , ha rivolto lo sguardo al
futuro, guardando all'Europa e ha creato uno spazio comune simbolico e
fisico dove darsi delle regole. Abermans lo chiamava patriottismo
costituzionale: la scuola costruisce un'identità, un senso di
appartenenza a una storia, alla tradizione , un'idea di convivenza, ma
anche di formazione alla cittadinanza. |