MONTESCAGLIOSO.
Giovedì 23 aprile 2015 presso l'Arciteca si e' tenuta la
festa del libro in occasione della giornata del libro.
Il presidente della casa editrice Amicolibro, Pippo
Bellone, dopo il suo viaggio in Sicilia per raccontare
il suo ultimo romanzo 'All'ombra di un ficus' agli amici
e parenti della sua terra, ma soprattutto ai giovani,
torna sulla scena dell'Arciteca con una inusuale festa
del libro. Un interessante momento di incontro tra
autori locali e lettori che hanno letto,emozionando ed
emozionandosi,brani di autori indimenticabili e
imperdibili:da Italo Calvino a Dacia Maraini, da
Sepulveda a Pasolini,a Joyce,agli autori locali (Le
poesie di Ambrosecchia, Finamore,Rossetti,Lopergolo).Un
viaggio complesso,faticoso,tortuoso,illuminante,nei
meandri della coscienza,attraverso l'esperienza del
tempo. La chiave di di accesso all'esperienza del tempo
e' nei dati immediati della coscienza, nel flusso di
sensazioni e percezioni che si rincorrono e si
compenetrano instancabilmente. Non si
può'
concepire il tempo come un filo di perle, una accanto
all'altra. Un'atmosfera magica si e' creata quando lo
scrittore Bellone ha invitato i lettori a chiudere gli
occhi e a sospendere il pensiero e ascoltare lo scorrere
del tempo.Ognuno ha raccontato le proprie emozioni, i
pensieri immobili, indifferenti al cambiamento, attimi
ininterrotti e sospesi che smettono di affannarsi. Il
nostro tempo e' memoria degli attimi appena trascorsi,
ricordo di quelli ormai remoti. Non c'e' un tempo puro,
perche' non c'e' durata senza contenuto. Siamo immersi
in un caleidoscopio affollato dai ritmi del cuore, dalle
immagini dei nostri pensieri. Possiamo,dunque ,concepire
il tempo vuoto? Possiamo concepire il tempo senza libri?
Domanda
provocatoria...chiudiamo gli occhi per un minuto. E' un
tempo inconcepibilmente lungo. Nella nostra mente
scorrono le immagini della nostra vita passata,dei libri
compagni di viaggio,letti su un treno, in un bar,in riva
al lago, sulle scogliere irlandesi,nel deserto del
Sinai.In un solo minuto abbiamo guardato negli occhi il
tempo e ne abbiamo ascoltato la presenza. Percepire vuol
dire eliminare le ambiguità' ,scegliere
un'interpretazione al posto di un'altra, in
breve,decidere .Il lettore come un esploratore si
meraviglia dell'esistenza delle cose, proprio come un
bambino che guarda il mondo. Attraverso il libro
guardiamo oltre la superficie delle cose e interroghiamo
il mondo per sapere qualcosa in più' sul suo mistero
.Buon libro a tutti. Margherita Lopergolo |