MATERA.
Sarà Nicola Stella, a rappresentare la Basilicata e a far
gustare i sapori della cucina lucana in Brasile. Dal
21 al 27 ottobre, lo chef materano Nicola Stella, si
trasferirà dal rinomato ristorante “Le Bubbole” di Palazzo
Gattini dove lavora da qualche anno, per essere operativo al
“Ristorantino” di San Paolo in Brasile. L’occasione
che, sta portando Stella in Brasile, è quella dell’Ottava
edizione della Settimana della Cucina Regionale Italiana
a San Paolo,
promossa dal Consolato Generale d'Italia con la Delegazione di
San Paolo dell'Accademia Italiana della Cucina.
L’evento in cui Nicola rappresenterà la Basilicata, sarà un
viaggio culinario particolare a cui le 20 regioni italiane,
nessuna esclusa, sono state chiamate. Uno
scambio gastronomico che porterà 20 chef italiani a lavorare
in 20 ristoranti di San Paolo, per dare una dimostrazione di
quella che è la cucina italiana contemporanea, evolutasi negli
anni da quando migliaia di italiani emigrati a San Paolo,
iniziarono a far conoscere l’arte culinaria italiana.
L’obiettivo sarà la presentazione di 20 menu esclusivi,
preparati e lavorati a quattro mani. Menù particolari di tre
portate a pranzo e quattro portate per la cena per una variegata
scelta culinaria. Nel menù lucano che, catturerà i palati
d’oltreoceano, ci saranno:
lamine di pesce marinati con pomodorini rossi e gialli; pane
all’acqua e sale, verdure dell’orto e uovo in camicia; lagana ai
ceci peperone crusco e mollica; raviolone di salsiccia pezzente
di suino nero lucano, pomodorini ciliegini e caciocavallo
podolico; baccalà in salsa alla pizzaiola e spuma di patate;
agnello al pistacchio di Stigliano, ciambotta e salsa alla
menta; pane caramellato con gelato alle olive; biscotto alla
mandorla salata ricotta e fichi. “L’arte
della cucina la pratico da sempre e questa convocazione è una
bella soddisfazione -precisa
Stella che aggiunge: ”Dopo la scuola alberghiera ho
continuato durante gli anni universitari e dopo la laurea in
Scienze Politiche ho deciso che la passione per la cucina
sarebbe diventata la mia vera professione. Dopo esperienze anche
internazionali, l’incontro con
Piero Demuro e Maria Grazia Mavillonio
che, avevano come me un legame viscerale con il territorio, con
una forte propensione alla valorizzazione di prodotti
gastronomici tipici, ha fatto partorire l’idea di portare nella
mia città, all’interno di una splendida location, una cucina
attenta al territorio e allo stesso tempo aperta al mondo,
curata e rispettosa della stagionalità della materia prima
intenta a coniugare tradizione ed innovazione. Gli stessi
obiettivi che avevano i titolari de “Le Bubbole”, con la
valorizzazione ad Irsina dell’antico suino nero lucano per una
cucina di qualità e a filiera corta”.
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