MIGLIONICO.
Chiusa la terza edizione del BAR. Il progetto del Basilicata Art
Residency, curato dalla storica d’arte Francesca D’Aria,
tenutosi nella scorsa settimana sul territorio della cittadina
del Malconsiglio, ha visto all’opera l’artista lombarda Vera
Portatadino. All’occhio attento della pittrice milanese che ha
allestito all’interno del Castello una mostra personale dal
titolo “Atelier del Sud” sono balzate le bellezze e molte
particolarità della cittadina. Frammenti di vita miglionichese
raccolti e riportati nei suoi quadri. La sua attività fra le
viuzze del centro storico del borgo, le ha permesso di scoprire
un territorio che ignorava. "Di Miglionico porto a casa la luce
– esordisce la Portatadino, affascinata dalla Basilicata e dai
suoi abitanti, il riverbero bianco della pietra... Il calore
tutto intorno, delle strade, della terra, del sole e delle
persone. Ho avuto il privilegio di lavorare nel bellissimo
scenario del Castello del Malconsiglio dove la storia si
respirava in ogni pietra. Ogni mattina arrivavo qui, per trovare
la concentrazione e il silenzio di tempi passati. Guardavo dalla
finestra, aspettavo gli acquazzoni pomeridiani. Nelle pause
dalla pittura camminavo per le vie del paese alla ricerca di
indizi, resti, reliquie. Ho raccolto sassi, tanti sassi ovunque.
E poi i pochi fiori, domestici, che dai vasi delle case volavano
per insinuarsi nelle fessure delle lastre di pietra delle
strade. Ho raccolto questi rimasugli di vita e rocce e li ho
portati in Atelier, dove li ho studiati e dipinti, sopra
campiture di colore grigio e terroso, quello dei marmi,
dell'architettura e del paesaggio lucano. Un’esperienza
affascinante.” Un dialogo tra artista e cittadinanza, con
giornate di open studio e dibattiti, occasioni per creare reti e
scambi culturali nell’ottica di una promozione del patrimonio
paesaggistico-culturale. “Le opere realizzate– precisa D’Aria,
hanno riscosso apprezzamenti e risvegliato curiosità. Tante
persone si sono avvicinate per chiedere il significato di alcuni
dei quadri realizzati. Una valorizzazione particolare di
frammenti di vita quotidiana che, solitamente passano
inosservati, ma che Vera è riuscita a riportare, con i suoi
pennelli, sotto la lente di ingrandimento con il suo spirito di
osservazione interagendo con la gente e con il territorio.”
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