MIGLIONICO.
La produzione non riesce a
ripartire e la conta dei
danni aumenta. Ad un mese
dal terribile incendio che
ha devastato il deposito
della Coserplast, coop. per
la produzione di infissi in
pvc, ubicato nella zona Pip
di Miglionico, nonostante i
lavori continui da parte di
tecnici e maestranze varie,
la produzione risulta ancora
ferma. L’azienda
miglionichese, presente sul
territorio dal lontano 1991
e conosciuta a livello
nazionale come leader nella
produzione di infissi in PVC
dopo il terribile incendio
di quella domenica mattina
del 14 gennaio, non riesce a
ritornare a produrre. I
danni aumentano di settimana
in settimana e quelli
inizialmente e sommariamente
quantificati, 200mila,
sembrano incrementarsi ad
ogni successivo sopralluogo.
Oltre alla distruzione del
deposito esterno di
stoccaggio, con tutte le
barre in pvc divorate dalle
fiamme, l’incendio
scatenatosi da un
cortocircuito verificatosi
nelle vicinanze della
centralina di alimentazione
dell'impianto fotovoltaico,
ha fatto ulteriori danni non
immaginabili al momento dei
primi sopralluoghi. La
vicinanza del deposito
esterno allo stabile della
produzione ha purtroppo
consentito a calore, fumo,
fuliggine e cenere di
penetrare all’interno del
settore produzione. Il
calore sprigionatosi e
soprattutto i residui
rilasciati dall’incendio
hanno messo fuori uso tutti
i macchinari tecnologici
utilizzati per la produzione
che ad un primo sopralluogo
sembravano aver resistito
all’incendio. “Oltre ai
danni materiali a pareti e
finestre – precisa il
presidente Innocenzo
Guidotti, l’incendio ha
messo fuori uso l’impianto
elettrico che è stato
completamente rifatto. Anche
i lavori edili grazie alla
disponibilità e alla
solidarietà manifestataci da
diverse maestranze sono
stati completati in tempi
rapidi con l’aiuto
incondizionato e puntuale da
parte di tutti i dipendenti
e soci della cooperativa che
mi onoro di presiedere”.
Restano ancora da
completarsi da parte di
tecnici qualificati, lavori
di sostituzione completa,
puliture e tarature delle
sofisticate schede di
controllo elettroniche che
con la fuliggine penetrata
all’interno, sono andate
letteralmente in tilt.
“Purtroppo – aggiunge
Guidotti, sono lavori
inaspettati e molto delicati
che richiedono interventi di
tecnici specializzati.
Tecnici che stanno facendo
il possibile affinché i
nostri macchinari tornino a
produrre infissi di qualità.
Per gli ordini da evadere
cerchiamo di fare il
possibile ma per la
ripartenza credo e spero
entro questa settimana
davvero di vedere tutte le
maestranze al lavoro”.
Addetti alla produzione che
non possono tornare a
produrre. Gli unici tornati
operativi sono i soci del
reparto amministrativo dopo
che i server, andati
anch’essi in tilt per
l’incendio, sono stati
riattivati e resi
funzionali. Unica nota
positiva è che il rogo che
ha sprigionato una colonna
alta e densa di fumo nero,
sembra non aver provocato
alcun danno all’ambiente
almeno da quanto risulta
dalle analisi effettuate su
campioni di rifiuti.
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