MIGLIONICO.
Anche Miglionico è finito
fra i comuni italiani, e
sono tanti, che hanno
erroneamente
e
illegittimamente applicato
la tariffa variabile TARES
(2013) e TARI (dal 2014 al
2017) sulle pertinenze
(garage, cantine, soffitte)
delle utenze domestiche. Nel
calcolo della tassa sullo
smaltimento dei rifiuti, il
comune ha applicato sulle
cosiddette pertinenze, una
quota variabile non prevista
dalla legge.
Secondo quanto emerso dalla
risposta del Governo, datata
18 ottobre 2017, a seguito
di una interrogazione del
parlamentare del M5S,
Giuseppe L’Abbate, “se
una singola utenza è
composta da un
appartamento, un garage e
una cantina, la parte
variabile va considerata
una sola volta e di
conseguenza un diverso modus
operandi da parte dei comuni
non trova alcun supporto
normativo.” Tradotta in
parole povere, è stato
esplicitato che se la voce “quota
variabile” è stata
applicata anche alle
pertinenze dell’appartamento
(garage, cantine, soffitte)
questa è da ritenersi
illegittima e pertanto non
è dovuta. Non si è fatta
attendere la comunicazione
ufficiale dei pentastellati
che siedono sui banchi
dell’opposizione. “Nello
specifico, l’amministrazione
ha deciso arbitrariamente
che ai magazzini, depositi e
box, costituenti
catastalmente singole unità
immobiliari, di pertinenza
dell’abitazione principale,
si applicasse la tariffa
relativa alle “Famiglie
di 1 componente” a
prescindere dal numero di
componenti dei nuclei
familiari occupanti
l’immobile cui era associata
la pertinenza”. “Secondo
l’amministrazione guidata
dal sindaco Buono -
sottolinea il
capogruppo del M5S, Antonio
Digioia, le cantine,
i garage e le soffitte delle
nostre abitazioni sono tutte
occupate da un componente
aggiuntivo “immaginario” e
paradossalmente, una
famiglia di 3 componenti si
è ritrovata a pagare per 4,
una famiglia di 4 a pagare
per 5 e così via”.
Sentito il sindaco Angelo
Buono sull’argomento, ha
precisato che “L'
errore, segnalato solo ora
dal governo, è racchiuso nel
computo della quota
variabile del tributo che
associato alla quota fissa
per ciascun contribuente va
a colmare la spesa totale
della raccolta dei rifiuti.
Una spesa totale che
rimarrebbe tale in quanto
derivante dai costi
effettivi pagati per il
servizio. Con la diversa
ripartizione, indicata dal
ministero,non è escluso che
qualche contribuente possa
trarne beneficio,
sicuramente non degli
importi calcolati, in quanto
se la quota variabile va a
decrementarsi, risulterà per
ovvio bilanciamento,
aumentata la quota fissa in
modo che il totale pagato
per il servizio di raccolta
per ogni anno di competenza,
sia sempre raggiunto.
A
seguito delle indicazioni
del Ministero, il comune di
Miglionico, al pari di
diversi altri comuni
italiani, dovrà rivedere
tutti i conteggi delle
annualità contestate per
indennizzare alcuni
contribuenti per le somme
versate e per recuperare da
altri le somme versate in
difetto in virtù della nuova
differente ripartizione,
perché ricordiamolo che si
tratta di una ripartizione
diversa!” |