MIGLIONICO.
Sul regolamento della zona PIP,
l’amministrazione fa orecchie da mercante.
Torna alla carica il gruppo consiliare
d’opposizione penta stellato. In un
comunicato si invita ancora una volta,
l’amministrazione comunale a far rispettare
il regolamento
inerente
l’assegnazione dei suoli nella zona PIP,
Pubblici Insediamenti Produttivi. Gli
imprenditori locali, quelli che vorrebbero
provare a produrre davvero, creando
opportunità di lavoro, sono costretti ad
andar via da Miglionico. Suoli che, potevano
da tempo diventare produttivi, restano
invece ancora assegnati a persone che non
rispettano il regolamento che imponeva
l’utilizzo di quei suoli entro pochi anni.
Questa la protesta del gruppo d’opposizione
che a gran voce sciorina dati e tempistiche
di assegnazioni di lotti che restano dopo
anni ancora improduttivi. “I lotti
3,5,7,8,9,11,12, assegnati negli anni 1987,
2003 e 2010, ad esclusione di un lotto
soltanto riassegnato ad una azienda per
ampliamento – recita il comunicato, restano
abbandonati ed improduttivi in un’area
destinata alle attività produttive. Un
controsenso unico anche tenendo presente che
negli anni, a diverse aziende che avevano
ipotizzato una qualche attività o
ampliamento di attività esistente, è stato
negato il suolo per mancanza di suoli da
assegnare. Incapacità ed inerzia
dell’Amministrazione Comunale che
contribuisce pesantemente alla
delocalizzazione delle aziende miglionichesi
è l’accusa pesante che lancia il Movimento 5
Stelle. Sempre dal comunicato si legge: “Ci
sono imprese che, da anni, lamentano la
necessità di una collocazione nella Zona Pip
e, da anni, vedono completamente ignorate le
loro istanze. Per un breve periodo, a
Miglionico, si è addirittura parlato di una
Zona Pip 2, ma il tutto si è tramutato nel
solito bluff da campagna elettorale, tant’ è
che un’ impresa, tempo fa, dopo essersi
insediata nella nuova “terra promessa”, fu
costretta a chiudere i battenti nel giro di
pochi anni, anche a causa della mancanza
delle infrastrutture di supporto promesse
dall’Ente”. Un Movimento 5 Stelle che non
pago delle spiegazioni addotte dall’ente
comunale, nel gennaio del 2015, lo ha
diffidato ad adempiere assegnando i suoli
“improduttivi” ad aziende che possano
provare a farli diventare produttivi. Al
tempo stesso, da oltre un anno ha
interessato e dettagliato sulla questione
anche la Procura ed il Prefetto di Matera
affinché il regolamento vigente sulla zona
PIP venga applicato. La conclusione del
comunicato, pur velata di malinconia è
pepata. “Né le vecchie né l’ attuale
Amministrazione hanno mai avuto il coraggio
di mettere la parola fine a questa
imbarazzante e desolante situazione, tranne
in un unico ed isolato caso in cui, in meno
di un mese, si è proceduto a revoca di un
lotto improduttivo e successiva concessione
dello stesso ad altra impresa che ne aveva
fatto richiesta, battendo così ogni record
di efficienza ed efficacia amministrativa.
Ci saremmo aspettati la stessa celerità per
situazioni analoghe, invece, la stessa
Amministrazione si è arenata, ipotizzando,
in caso di revoca dei lotti improduttivi,
lungaggini burocratiche di “estrema
difficoltà e complessità”. L’auspicio è che
non si attenda ancora e che un’immediata
risoluzione, per il bene e lo sviluppo
economico della comunità, venga preso. Antonio Centonze |