MIGLIONICO.
Morgano, meticcio di pastore maremmano, naturalizzato
lucano. E’ la storia dell’estate, quella da raccontarsi
sotto l’ombrellone, quella emozionante di questo grosso
cagnone che in solitaria, ma con piglio autoritario,
gira indisturbato da almeno un decennio per piazze,
vicoli e vicoletti di Miglionico. Un meticcio di
maremmano, con un grosso testone che tutti, grandi e
piccini carezzano pronunciando forte il suo nome,
Morgano. E la storia di Morgano, parte sicuramente da un
abbandono, quando questo cagnetto dalle grosse
dimensioni, dal pelo lucido e bianco diventa negli anni
uno spavaldo, arguto e temuto capobranco. Si impone su
altri cani nella vita dura da randagio, contribuendo
fortemente alla prosecuzione della sua razza. Sono tante
le cagne che si fanno sedurre dal suo carisma. Un
Morgano che, dopo essere stato condotto al canile
insieme ad altri randagi miglionichesi, a furor di
popolo viene richiesto che possa ritornare a vivere in
libertà a Miglionico. Sterilizzato, almeno per dare una
calmierata alla razza maremmana ed al suo potere,
ritorna ad essere il “Re” di Piazza Popolo. E le
giornate trascorrono inesorabili con Morgano indiscusso
animale da compagnia di ogni frequentatore della piazza.
Nella mattinata all’ombra degli olmi, si sposta di
panchina in panchina, tra gli anziani seduti a
chiacchierare, riposando fra una carezza e l’altra.
Accompagna bambini vocianti nei giochi da cortile
seguendoli attentamente con il suo faccione in attesa di
qualche leccornia. Ogni strada è nella giornata da lui
percorsa; sembra il poliziotto di quartiere! Il Sindaco,
il parroco, il dottore e il maresciallo e dopo c’è lui,
Morgano! Le serate, Morgano le ama trascorrere con i
giovani spostandosi verso piazza Castello e dintorni,
luoghi della movida miglionichese. Sempre discreto,
sempre silente con la sua lunga coda a scodinzolare
senza esagerare, in angoli a lui congeniali appisolato
indisturbato. A tarda ora in estate e molto prima nelle
altre stagioni, inizia il suo giro di perlustrazione per
ricevere la cena, dai gestori di pizzerie e bar che
oramai lo aspettano, preoccupati se qualche notte non
passa per il “controllo”. E Tonio Esposto, titolare
della Pizzeria Vecchio Castello, se lo ritrova ogni
sera, all’orario di chiusura, scodinzolante a seguirlo
nelle operazioni di sistemazione del locale ed
accompagnarlo come un’ombra, una guardia del corpo, a
tarda ora fino a casa. “Il passaggio di Morgano –
precisa Esposto, è come quello di un amico che passa
ogni sera a trovarti per salutarti. Dargli qualcosa da
mangiare è il minimo che si possa fare! E se qualche
sera non ho rimanenza, al suo arrivo, preparo per lui
appositamente qualcosa da fargli mangiare. I suoi occhi
esprimono gratitudine ed affetto.” Un giro di saluti che
non fa torti a nessuno, perché Morgano è amico di tutti.
Di ognuno sa orari e tempi di chiusura. Passa dal Bar
Happy Days per il primo snack, poi dalla Pasticceria
Tritto per un panzerotto per trattenersi un po’ in Villa
e poi chiudere in pizzeria. Lunga vita a Morgano.
Antonio Centonze |