MIGLIONICO.
Giornata di festa. Il Crocifisso, giunto nel 1626 grazie
a Padre Eufemio da Miglionico, superiore del monastero
francescano, è al suo 390° anno di venerazione. Dopo
aver appreso, nel 1624, della notizia di un terremoto
che aveva interessato la Basilicata e che non aveva
arrecato danni al monastero di Miglionico, in segno di
gratitudine, padre Eufemio commissionò a Fra Umile da
Petralia (Pa) di realizzare il Crocifisso ligneo che due
anni dopo portò a spalle nella sua Miglionico. Dalla
sera del 2 maggio 1626 in cui vi giunse seguì una notte
di veglia con il Crocifisso posizionato a protezione
della chiesa del Convento, scampata miracolosamente al
terremoto. E da allora, il 3 Maggio ebbe inizio il rito
di ringraziamento con la solenne processione, tra
preghiere, canti e atti di penitenza. Un Crocifisso
benedetto, nel 1991, dal santo Papa Giovanni Paolo II in
occasione della sua visita pastorale a Matera,
ponendogli sul capo una corona d'oro con 25 lacrime di
rubini, donata da un orefice miglionichese. Un
Crocifisso che ha assunto nei secoli, per la comunità,
un ruolo religioso e affettivo di intenso valore per
intercessioni in grado di far superare malattie,
carestie, guerre, avversità atmosferiche e terremoti. Il
toccante corpo a grandezza naturale straziato e
trafitto, l'ossuta testa coronata di spine e lo
scarnificato e livido volto di Gesù, riportano a
Miglionico innumerevoli emigranti, in processione anche
scalzi. Dopo la benedizione di domenica,
dell’arcivescovo mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, in
visita per le cresime, la giornata di festa si aprirà
con la diana pirotecnica cui seguirà il giro bandistico
fra le vie del borgo e la messa solenne celebrata alle
10:30, nella chiesa del SS Crocifisso da padre Antonio
Sabbatella rettore del Santuario di Polla(Sa). Subito
dopo, la solenne processione, con il Crocifisso portato
a spalla, partendo dalla Chiesa del Convento vedrà la
prima del nuovo parroco, don Mark Antony Stanislaus.
L’omaggio ai caduti dopo le 17 con servizi d’orchestra
in piazza, precederà la messa delle 19, celebrata nella
Chiesa Madre da mons. Filippo Lombardi, vicario
pastorale dell’arcidiocesi Matera-Irsina cui seguiranno
spettacolo musicale e pirotecnico. Antonio Centonze |